Mathieu Van der Poel vince il Giro delle Fiandre 2022 con una condotta di gara a dir poco perfetta. Il 27enne fuoriclasse olandese ha corso sempre in testa insieme al compagno d’avventura Tadej Pogacar, al quale però non è riuscita l’impresa. Lo sloveno ha concluso quarto, recuperato sul traguardo anche dall’altro olandese Dylan Van Baarle e dal francese Valentin Madouas, rispettivamente secondo e terzo. Per VDP 2º Fiandre in carriera, 2ª Monumento, 3ª vittoria stagionale e 38ª in carriera su strada. Che dire, chapeau per un fuoriclasse del genere.
GIRO DELLE FIANDRE 2022: STARTLIST E FAVORITI
GIRO DELLE FIANDRE 2022: PERCORSO E ALTIMETRIA
CRONACA – Pronti, partenza, via e subito scatti e controscatti in vetta. Protagonisti anche due italiani, vale a dire Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM) e Manuele Boaro (Astana Qazaqstan Team). I fuggitivi nel complesso sono nove e staccano il plotone di una manciata di minuti. Nelle retrovie non succede granché, salvo una caduta di Tadej Pogacar – fortunatamente senza conseguenze – a causa di un restringimento di carreggiata. I km passano e finalmente arriva il pavé di Lippenhovestraat (1300 metri), il primo di giornata, mentre poco dopo è il turno del primo dei 18 muri di giornata, ovvero il Vecchio Kwaremont. Per attendere qualche sussulto, però, bisogna attendere il muro di Achterberg, percorso dal plotone a un’andatura più sostenuta tanto da ricucire il gap – seppur di poco – con il gruppo di testa.
Si stacca un gruppetto di 11, grazie all’attacco di Ivan Garcia Cortina, tra cui c’è il vincitore del Fiandre 2019, l’azzurro Alberto Bettiol, oltre a Mads Pedersen e Zdenek Stybar. I corridori proseguono e nella pancia del gruppo c’è una caduta che scompagina i piani della Jumbo-Visma: Christophe Laporte è invischiato. Buon per lui che il gruppo all’inseguimento dei fuggitivi non si mette a tirare e il francese, seppur con qualche difficoltà, riesce a rientrare.
La corsa esplode a 55 km dal traguardo, quando Pogacar attacca sul Vecchio Kwaremont e in un amen si riporta sulla testa della corsa. Con lui il danese Kasper Asgreen. Van Der Poel non risponde subito, ma insieme a Laporte e gli INEOS si riporta sull’ormai nuova testa della corsa. A questo punto della corsa, si avvantaggiano in due: Dylan Van Baarle e Fred Wright, che vengono ripresi, a 37 km dalla conclusione da Van Der Poel, Pogacar e Madouas e procedono in 5, proprio quando si scala il Taaienberg.
Quando mancano 18 km al traguardo, sull’ultimo passaggio al Vecchio Kwaremont, se ne vanno i due più attesi: Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel, tutti gli altri, dispersi. I due scollinano insieme anche sul Paterberg mentre dietro si crea una coppia all’inseguimento composta da Van Baarle e Madouas. I due in testa procedono insieme fino ai 300 metri dal traguardo quando i due dietro li riprendono e lanciano la volata. Van Der Poel però è troppo superiore e vince di prepotenza su Van Baarle e Madouas. Pogacar solo 4º dopo aver dominato la corsa.
DI SEGUITO, LA TOP 10 DI GARA
- VAN DER POEL Mathieu Alpecin-Fenix 6:18:30
- VAN BAARLE Dylan INEOS Grenadiers st
- MADOUAS ValentinGroupama – FDJ st
- POGAČAR TadejUAE Team Emirates st
- KÜNG Stefan Groupama – FDJ +0:02
- TEUNS Dylan Bahrain – Victorious st
- WRIGHT Fred Bahrain – Victorious +0:11
- PEDERSEN Mads Trek – Segafredo +0:48
- LAPORTE Christophe Jumbo-Visma st
- KRISTOFF Alexander Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux st