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Fuochi d’artificio e tanta stanchezza nella 19ª tappa del Giro d’Italia. Dopo due secondi posti, Mikel Landa (Team Sky) riesce finalmente a cogliere l’agognato successo di tappa; alle sue spalle, i giochi per la classifica generale sono completamente riaperti. Tom Dumoulin (Team Sunweb) cede, Nairo Quintana (Movistar Team) torna in maglia rosa, ma – dopo diciannove tappe e oltre 3000 km percorsi – sono ben sei i corridori nello spazio di un minuto e mezzo, per un’edizione della Corsa rosa tra le più incerte di sempre. Quintana, Dumoulin, Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), Thibaut Pinot (FDJ), Ilnur Zakarin (Team Katusha-Alpecin) e Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale): uno di loro vincerà il Giro d’Italia numero 100.
La corsa entra nel vivo a circa 120 km dall’arrivo, quando un clamoroso attacco viene portato alla maglia rosa di Dumoulin. Un’azione che nasce quando il leader della classifica generale si trova nella coda del gruppo; i suoi compagni – incredibilmente – non se ne accorgono e accelerano, le squadre di Nibali e Quintana (ma anche quelle di Pinot e Zakarin) ne approfittano e spezzano il plotone. In breve Dumoulin – assieme ad altri uomini di classifica quali Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e Adam Yates (Orica-Scott) – si ritrova a inseguire con 30-40 secondi di gap. I due gruppi si rincorrono a tutta velocità per una trentina di chilometri, finché – grazie soprattutto alle squadre di Yates e Mollema – la maglia rosa non riesce a rientrare.
A quel punto è inevitabile il rallentamento, e alcuni corridori ne approfittano per evadere guadagnando diversi minuti. Del drappello fanno parte anche Landa, Rui Costa (UAE Team Emirates), Pierre Rolland (Cannondale-Drapac) e Luis Leon Sanchez (Astana), che rimangono in testa sulla salita finale. Lungo le prime rampe che conducono all’arrivo di Piancavallo, il basco del Team Sky (maglia azzurra di miglior scalatore) si libera degli avversari e vola verso la vittoria.
Nel gruppo degli uomini di classifica, appare presto evidente come Dumoulin non sia in giornata: la maglia rosa si stacca e procede del proprio passo, cercando di non affondare. Ma le energie paiono al lumicino anche per Nibali e Quintana: chi ne approfitta è Pinot, che riesce ad avvantaggiarsi; dietro al francese giungono – nello spazio di pochi secondi – Zakarin e Pozzovivo, poi Quintana e Nibali che sembrano controllarsi. Dumoulin taglia il traguardo con oltre un minuto di distacco e perde il simbolo del primato in favore del colombiano.
PAGELLE
Landa 10
L’eroe di giornata, che – dopo due secondi posti negli scorsi tre giorni – può alzare finalmente le braccia al cielo. Battuto a Bormio da Nibali e a Ortisei da Van Garderen, Landa non demorde e ci prova nuovamente verso Piancavallo, approfittando del marcamento tra gli uomini di classifica. La terza volta è quella buona: neppure atleti del calibro di Rui Costa, Rolland e Sanchez possono contrastare il miglior scalatore del Giro sulle rampe conclusive. Onde evitare una nuova beffa allo sprint, oggi Landa trionfa in solitaria. Senza l’assurda caduta che lo ha messo fuori classifica alla nona tappa, lo spagnolo avrebbe forse potuto dire la sua fino alla fine.
Quintana 6,5
Non è certamente questo il miglior Quintana. Neppure oggi il colombiano ha la forza per fare la differenza sulla salita finale, palesando una condizione deficitaria; riesce comunque, grazie alle condizioni analoghe dei suoi avversari e alla debacle di Dumoulin, a riconquistare la maglia rosa. Ma, se vorrà conquistare il suo secondo Giro d’Italia, il colombiano (che dispone attualmente di 38” sull’olandese) dovrà sfruttare in qualche modo la tappa di domani. Il vantaggio di cui dispone attualmente, infatti, non può certo dirsi rassicurante: i quasi 30 km della crono conclusiva dovrebbero penalizzarlo rispetto ai rivali.
Nibali 6,5
Un Nibali forte di testa più che di gambe, oggi. Lo Squalo dello Stretto è tra i principali artefici dell’imboscata ai danni di Dumoulin che movimenta la prima parte della tappa. Sulla salita finale ha poi modo di sfruttare l’immenso lavoro del compagno di squadra Franco Pellizotti (voto 9 per lui), ma si lascia scappare Pinot, che gli è ormai a ridosso in classifica. Il bilancio odierno è comunque positivo: a due giornate dalla fine, la maglia rosa dista appena 43”, e Nibali ha ancora tutte le possibilità di andare a conquistarla. L’Italia è con lui.
Pozzovivo 7,5
A 34 anni suonati (ne compirà 35 il prossimo novembre), Domenico Pozzovivo sta disputando il miglior Giro d’Italia della sua carriera. Sesto a 1’30” da Nairo Quintana, a due giornate dalla fine lo scalatore lucano è ancora pienamente in corsa per il podio conclusivo. Pozzovivo rimane con i migliori per tutta la salita di Piancavallo, e – come già ieri – nel finale riesce ad avvantaggiarsi e a guadagnare una manciata di secondi su Nibali e Quintana (oltre che su Dumoulin). L’Italia è anche con lui.
Pinot 8
Il francese sembrava in netto calo dopo la tappa di Bormio. In queste ultime due giornate, invece, ha sfruttato l’equilibrio venutosi a creare (e il relativo marcamento tra Nibali e Quintana), balzando nuovamente nelle posizioni di vertice della classifica. Pinot – quarto a 53” dalla maglia rosa – è ora pienamente in corsa per vincere un Giro che ai francesi manca dal 1989. Un anno prima che Thibaut nascesse…
Dumoulin 4
L’olandese è il grande sconfitto di giornata. Appena ventiquattro ore fa, era difficile prevedere una debacle di questo tipo da parte sua, apparentemente in pieno controllo della corsa. Oggi, invece, Dumoulin si fa sorprendere dai rivali sin dalle prime battute: potrebbe andargli molto peggio, se non trovasse la collaborazione fortuita di Yates e Mollema, grazie ai quali supera indenne l’imboscata ai suoi danni. Ma sulla salita di Piancavallo cede immediatamente e, pur non affondando, perde la maglia rosa in favore di Quintana. Domani l’olandese dovrà cercare di salvarsi, per poi tentare di riconquistare il Giro in quella crono finale che – sulla carta – lo favorisce e non di poco. Ma sarà dura.
L’ORDINE D’ARRIVO DELLA 19a TAPPA
LE CLASSIFICHE DOPO LA 19a TAPPA