Tra qualche anno, l’edizione 2021 della Freccia del Brabante potrebbe essere ricordata come il grande trampolino di lancio di Thomas Pidcock. Ormai da qualche tempo il britannico classe 1999 è considerato un potenziale nuovo crack e la vittoria di oggi lo dimostra. Su un percorso molto selettivo e con poca esperienza tra i professionisti sulla strada, Pidcock è riuscito a correre da protagonista leggendo molto bene la gara anche a livello tattico. La ciliegina sulla torta è lo sprint finale, in cui è riuscito incredibilmente a surclassare un corridore del calibro di Wout Van Aert.
FRECCIA DEL BRABANTE 2021: ORDINE DI ARRIVO
Il belga era il grande favorito della vigilia, un ruolo pesante ma quasi obbligatorio viste le assenze dei suoi grandi rivali di questo inizio stagione Julian Alaphilippe e Mathieu Van der Poel. Come già successo al Giro delle Fiandre però nel momento decisivo Van Aert sembra non avere lo spunto vincente dei giorni migliori. Intendiamoci, il secondo posto è ovviamente un risultato prestigioso e non certo un fallimento, però il corridore della Jumbo Visma sarà il primo a non essere contento. Sicuramente il fatto di non rifiatare praticamente mai in inverno a causa degli impegni del ciclocross si sta facendo sentire e un periodo di riposo potrà solo farlo tornare ancora più forte.
Da sottolineare come Pidcock, Van Aert e lo stesso Van der Poel siano accomunati dalla straordinaria ecletticità che li rende competitivi ai massimi livelli anche nel ciclocross e nella mountain-bike. Probabilmente i tre saranno avversari “fuori strada” alle Olimpiadi di Tokyo, un obiettivo dichiarato dopo il quale forse Van Aert e Van der Poel potrebbero prendere la decisione di concentrarsi più esclusivamente sulla strada. Diverso il discorso forse per Pidcock, più giovane dei due colleghi e con un palmarès ancora tutto da arricchire.
Il podio odierno viene completato da un grande Matteo Trentin, vero e proprio “faro” della Freccia del Brabante 2021. Il corridore di Borgo Valsugana classe ’89, come da lui stesso dichiarato, tiene alta la bandiera dei corridori ultratrentenni e accende la corsa nel finale prima restando con Pidcock e Van Aert poi attaccando per cercare l’impresa in solitaria. Una mossa coraggiosa e necessaria per smuovere le acque, oltre che sintomo di ottima condizione. Solo il britannico e il belga riescono a rientrare sul vice-campione mondiale 2019, che nel finale non ne ha più per potersi giocare le proprie chance nella volata a tre. Resta comunque un terzo posto di spessore e l’ennesima dimostrazione di come Trentin sia l’uomo forte per l’Italia nella Campagna del Nord di quest’anno.
La Freccia del Brabante anche quest’anno è l’ideale apripista verso il Trittico delle Ardenne: si parte domenica con l’Amstel Gold Race, a cui seguiranno come sempre Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. Non ci sarà Van der Poel, ma torna Alaphilippe e tanti altri. Questo Pidcock può far paura a tutti e non ha nessuna intenzione di fermarsi, ma il livello medio è altissimo come forse mai nella storia recente del ciclismo. L’Italia punta ancora su Trentin, Colbrelli non sembra ancora nelle migliori condizioni ma anche lui cercherà di ritagliarsi un ruolo da protagonista in mezzo a tutti questi fenomeni.