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Semplicemente devastante. Remco Evenepoel finalmente vince la sua prima tappa in un grande giro: non ha partecipato a molti di questi, ed è l’unico motivo per cui si può spiegare che è la decima tappa della Vuelta la sua prima volta. Il fuoriclasse belga, genio e sregolatezza, con la faccia da bambino ma la maturità di un fenomeno già fatto e formato, ha sbaragliato la concorrenza nella cronometro da Elche ad Alicante, ed è solo la prima di una lunga serie tra la corsa iberica e, in futuro, il Giro d’Italia e il Tour de France. Il fenomeno della QuickStep in maglia rossa arricchisce il margine nei confronti dei rivali con una prova nella corsa contro il tempo da cannibale, visto che arriva soltanto pochi secondi dopo Mas, che era partito due minuti prima di lui. Quasi un minuto meglio di Roglic, che a sua volta aveva disputato una buona cronometro e che si piazza secondo, con alle sue spalle un compagno di Remco, il forte Cavagna.
Ma Evenepoel è davvero un numero uno, destinato senza problemi a vincere questa Vuelta, a meno di clamorosi cataclismi. Personalità , il sorriso tra le labbra, la capacità di non mostrare fatica e debolezza. E, ricordiamocelo, il grave infortunio a ferragosto 2020 al Giro di Lombardia che gli ha fatto saltare mesi di carriera nel suo massimo splendore, problema non da poco ma già messo alle spalle alla grande. Astro nascente? Ormai non più: oggi è la definitiva consacrazione di questo corridore forse d’altri tempi, capace di far tutto e ora capace anche di vincere in un grande giro. In attesa, e sembra questione di meno di due settimane, di vincere il grande giro.
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