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Dylan Groenewegen ha parlato in un’intervista rilasciata al Wielerflitsin ed è tornato sulla spinta data a Fabio Jakobsen durante la prima tappa del Giro di Polonia, che procurò a quest’ultimo fratture multiple al volto, una corda vocale paralizzata, 130 punti di sutura in faccia, fratture alla mascella e al palato. L’olandese invece ne usci con 9 mesi di squalifica ed una clavicola rotta: “Ho ricevuto lettere scritte a mano per posta, in una c’era un cappio il cui utilizzo era spiegato nella lettera stessa: avrei dovuto impiccarci i miei futuri bambini. Sono ancora scioccato.C’erano minacce così concrete e gravi che abbiamo chiamato la polizia pochi giorni dopo l’incidente – spiega Groenewegen -. Non potevamo più uscire liberamente di casa. Per uscire, avevo un ufficiale al mio fianco in modo che non potesse accadermi nulla. All’inizio sei scioccato. Abbiamo un allarme in casa ma in quel periodo l’abbiamo disattivato, perché continuavamo a sentirlo. Quando vivi nella paura, capita di sentire rumori, quando magari ti sei semplicemente dimenticato di spegnere la sveglia al mattino
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