Nella tappa più lunga della Vuelta a España 2016 (213 km), Valerio Conti regala all’Italia il primo successo nella 71ª edizione del terzo “Grande Giro” stagionale. Il ventitreenne laziale della Lampre-Merida – in fuga con altri undici corridori – se n’è andato tutto solo quando mancavano 18 km all’arrivo e ha colto una vittoria spettacolare, certamente quella (finora) più prestigiosa in una carriera ancora agli inizi. Al secondo posto si è piazzato lo svizzero Danilo Wyss (BMC), al terzo il russo Sergey Lagutin (Katusha), seguiti da tutti gli altri componenti la fuga iniziale. Giornata sostanzialmente tranquilla, invece, per gli uomini di classifica, il cui gruppo è giunto al traguardo con oltre mezz’ora di ritardo.
Dopo alcuni tentativi effimeri, la fuga di giornata prende il largo dopo 19 km dalla partenza e comprende dodici corridori. Del drappello fanno parte Michael Gogl (Tinkoff), Danilo Wyss, Gatis Smukulis (Astana), Tom Stamsnijder (Giant-Alpecin), Sergey Lagutin, Jelle Wallays (Lotto Soudal), Yves Lampaert (Etixx-Quick Step), Vegard Stake Laengen (IAM Cycling), Stéphane Rossetto (Cofidis), Romain Cardis (Direct Energie); con loro anche due italiani: oltre a Valerio Conti, vi è il trentino Cesare Benedetti (Bora-Argon18). Nessuno dei dodici occupa posizioni elevate nella classifica generale e di conseguenza il gruppo si disinteressa alla loro azione; la fuga guadagna immediatamente un ampio margine (superiore al quarto d’ora), che consentirà ai dodici di giocarsi la vittoria di tappa.
A 30 km dall’arrivo iniziano gli scatti: il primo tentativo di attacco è portato da Rossetto, prontamente rintuzzato; è poi la volta di Wallays e Gogl, che riescono sì a guadagnare una manciata di secondi, ma anche la loro azione ha vita breve. A prendere in mano la situazione, a questo punto, è Valerio Conti, che sul penultimo strappo porta via un gruppetto comprendente Wyss, Gogl, Laengen, Lagutin e Lampaert; ma il laziale ne ha evidentemente più degli altri e, rotto ogni indugio, a 18 km dalla conclusione decide di andarsene da solo.
Conti guadagna immediatamente una ventina di secondi, che aumentano progressivamente fino a superare il minuto; gli inseguitori tentano di organizzarsi, ma per loro le energie ormai scarseggiano. La spettacolare azione di Valerio Conti prosegue invece in maniera fluida e si conclude a braccia alzate sul traguardo di Urdax-Dantxarinea; i più immediati inseguitori giungono a 55”, il gruppo – regolato dal solito Alejandro Valverde (Movistar) – a 33’54”.
Nessun problema per Nairo Quintana (Movistar), sempre in maglia roja con 54” di vantaggio su Chris Froome (Sky), alla vigilia della tappa forse più dura di tutta la Vuelta 2016: 196 km con tre gran premi della montagna di prima categoria e l’arrivo ai 1710 m del Col d’Aubisque (GPM di categoria “Especial”), una delle cime pirenaiche che hanno fatto la storia di questo sport.