
Jonas Vingegaard - Foto Antonio Fraioli
La rivalità tra Tadej Pogacar e Mathieu Van Der Poel nelle classiche Monumento sta per volgere al termine, con i Grandi Giri all’orizzonte. Per il ciclismo è stata una primavera fin qui ricca di emozioni, ma dopo la Liegi-Bastogne-Liegi di domenica sarà tempo di iniziare a pensare al Giro d’Italia e successivamente al Tour de France. Ed ecco che torna di moda il nome di Jonas Vingegaard, che dopo lo stop per infortunio è pronto a presentarsi al meglio alla Grande Boucle di luglio.
Assente dal suo abbandono su Parigi-Nizza a marzo, il pensiero del 28enne danese è già completamente rivolto al Tour de France con il Critérium du Dauphiné come unica gara di preparazione. Mentre il fenomeno sloveno dava spettacolo nelle classiche, Vingegaard ha iniziato questa settimana la sua preparazione specifica per il Tour de France con prove nella galleria del vento ad Aalborg in Danimarca. “È importante lavorare sulla mia posizione per non lasciare nulla al caso”, ha spiegato il doppio vincitore della Grande Boucle nel 2022 e 2023 in un comunicato del suo team Visma-Lease a bike.
Vingegaard partirà presto per la Sierra Nevada, in Spagna, per la preparazione in quota. Poi testerà la sua condizione al Delfinato (8-15 giugno), per poi effettuaree altro stage in quota, a Tignes, nelle Alpi francesi. “Ora mi concentro interamente sul Tour de France. La commozione che ho sofferto è alle spalle e non ho altri problemi fisici. È un vero peccato non aver potuto finire Parigi-Nizza e perdere il Giro di Catalogna, ma ora mi sto allenando senza problemi”, ha aggiunto. “Quest’anno non ho fatto molte gare e non vedo l’ora di ricorrere al Delfinato e ovviamente al Tour de France, e cercherò di vincere entrambe le gare”, ha concluso.

BELGA PHOTO DAVID PINTENS (Photo by DAVID PINTENS/Belga/Sipa USA)
Tour of the Alps, tappa e leadership ad Arensman
Intanto prosegue il Tour of the Alps, oggi con la quarta tappa di 162,7 km con arrivo a Obertilliach. A imporsi è stato l’olandese Thymen Arensman, della Ineos Grenadiers, chee ha vinto per distacco presentandosi sul traguardo dopo oltre 70 chilometri di fuga in solitaria, in un percorso durissimo reso ancora più ostico da freddo e pioggia. Al secondo posto, staccato di 1’16” il canadese Derek Gee (Israel-Premier Tech), terzo a 1’20” l’australiano Michael Storer (Tudor) che ha dovuto cedere ad Arensman il primato in classifica generale, dove l’olandese ha ora 11″ di vantaggio su Storer. Nella tappa di oggi Gall, Ciccone e Caruso hanno chiuso rispettivamente quarto, quinto e sesto con un ritardo di 03’44”.