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Vincenzo Nibali, ospite su Facebook di una diretta dell’Aisla, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, ha parlato del suo futuro dopo che avrà attaccato la bicicletta al chiodo e non solo. “Non ci ho ancora pensato, mi piacerebbe lavorare con i giovani o anche lavorare con una squadra ma è sempre presto. Io commissario tecnico? Non penso, è un ruolo politico che non fa per me e non mi piace.” Nel ricordare le vittorie, il siciliano non ha dubbi: “Il Giro è stata la più bella, come per ogni bambino italiano, anche se il Tour ha un palcoscenico incredibile.”
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Tante gioie, ma anche momenti difficili: “Dopo la frattura della vertebra al Tour 2018 ho sofferto molto – ricorda Nibali – Dopo un mese andai alla Vuelta e ogni giorno soffrivo, però ho tenuto duro perchè sapevo che dopo sarebbe stato tutto in discesa e così è stato.” Una battuta infine anche sulla programmazione per il 2021, con il consueto dilemma tra Giro e Tour: “Non sappiamo ancora i calendari della prossima stagione, è presto per sbilanciarsi.”
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