Vincenzo Nibali e quell’astinenza dalle gare. Lo Squalo dello Stretto si è raccontato alla Gazzetta dello Sport con tanta motivazione per il futuro: “Il Giro mi manca tantissimo. Questi dovevano essere i giorni del nervosismo. Del dubbio. Dell’adrenalina, della paura ma anche della consapevolezza. Maggio da 15 anni invece per me era piena stagione”, ha affermato Nibali.
“Il Giro d’Italia mi e’ rimasto in testa, ma non c’e’ ancora la certezza – ha rivelato in merito alla propria presenza -. Ne parlerò con la squadra e definiremo il tutto. Non voglio già avere un programma obbligatorio in testa. Poi, cambieremo il ‘chip’ e mi rimetterò in modalità corsa. Ovvio che anche adesso stia facendo il professionista, ma in modo più tranquillo”.
Sul nuovo calendario: “Si sapeva che sarebbe stato molto compresso, difficile fare di meglio. Certo quando ho visto che la Liegi-Bastogne-Liegi e’ sovrapposta al Giro non mi ha fatto per niente piacere – ha detto il siciliano – Voglio pensare che sia una bozza, nel senso che si possa fare ancora qualche modifica come ho sentito dire. Se si riesce a recuperare quello che e’ stato stabilito, e’ un grande risultato”.