Ciclismo

Ciclismo, l’Uci: “Stop agli eventi nei territori a rischio”

Annullare qualsiasi evento ciclistico del calendario internazionale dell’Uci in territori identificati a rischio dall’Oms. Questa l’indicazione dell’Unione Ciclistica Internazionale in merito all’emergenza coronavirus e alle misure adottate nei vari paesi colpiti dai contagi. Inoltre, si è decisa la sospensione di tutte le graduatorie per ogni evento del calendario internazionale Uci, in tutte le discipline, dal 15 marzo e fino a nuovo avviso, ma almeno fino al 3 aprile 2020. Sulla procedura di qualificazione ai Giochi Olimpici e paralimpici di Tokyo 2020, l’Uci ha deciso di chiedere, rispettivamente, al Comitato Olimpico Internazionale (Cio) e al Comitato Paralimpico Internazionale (Ipc) che il periodo di qualificazione sia interrotto retroattivamente dal 3 marzo 2020.

“La situazione internazionale legata al coronavirus è accelerata bruscamente negli ultimi giorni, soprattutto in Europa, il che ha spinto le autorità ad adottare misure drastiche che hanno un impatto notevole sul nostro sport in particolare“, ha spiegato il presidente dell’Uci, David Lappartient prima di aggiungere: “Di fronte a questa situazione senza precedenti e in evoluzione, dobbiamo adattare e adottare le misure necessarie per garantire, per quanto possibile, la sicurezza delle persone ai nostri eventi e l’equità sportiva. Con le forti decisioni prese in merito al calendario internazionale Uci e alla procedura di qualificazione olimpica, stiamo fornendo le risposte attese dalle persone nel nostro sport. Le sfide che affrontiamo alla luce della situazione attuale richiedono che tutti i membri della famiglia ciclistica e del movimento olimpico siano uniti e forti”.

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