Filippo Ganna da Vignone, Piemonte, regala all’Italia la prima medaglia del Mondiale di Londra di ciclismo su pista 2016. Nelle qualifiche dell’inseguimento individuale (distanza di 4 chilometri) il giovanissimo azzurro ha realizzato il miglior tempo di gara: 4’15’’127. Non un risultato banale, perché certifica l’abbattimento del vecchio record italiano (4’19’’153), realizzato dal romagnolo Andrea Colinelli all’Olimpiade di Atlanta 1996. Filippo Ganna è nato il 25 luglio di quell’anno, per uno strano caso del destino in concomitanza con la rassegna olimpica che avrebbe regalato record e oro al ravennate. Dopo vent’anni quel tempo non c’è più, scoppiato come una bolla di sapone, polverizzato dalla prestazione del baby fenomeno italiano sul parquet di Lee Park Valley. E questa sera Filippo Ganna nella finalissima con il tedesco Domenic Weinstein (4’16’’206) andrà a caccia di una medaglia d’oro impensabile alla vigilia.
Che il ragazzino classe 1996, dilettante con il Team Colpack, ci sapesse fare era risaputo, ma di certo nessuno poteva aspettarsi che le sue spalle fossero già così larghe. Nessuno eccetto Marco Villa, il commissario tecnico che ha sempre creduto ciecamente nel talento del piemontese e che ieri sera, non a caso, l’ha buttato nella mischia nella finalina a squadre per il bronzo. La medaglia è sfumata per la super prestazione dei danesi, ma evidentemente è servito al ciclista per fare le prove generali in vista dell’appuntamento odierno. Il bronzo mancato con il quartetto si è già trasformato in un qualcosa di più grande e pregiato. Se sarà oro o argento lo scopriremo questa sera (intorno alle 20.45), quando le luci del “The Pringle”, il soprannome del velodromo di Lee Park Valley, si accenderanno per la sessione serale. Domenic Weinstein è un avversario tosto, ma Filippo Ganna è, come dicono gli inglesi, “on fire”.
Nell’omnium ottima esordio per Elia Viviani, che nella prima prova, lo scratch (15 chilometri con volata finale), specialità già corsa dall’azzurro mercoledì nell’individuale, ha concluso in terza posizione, alle spalle del francese Thoumas Boudat e del kazako Artyom Zakharov. Il veronese può sorridere, anche perché tutti i suoi avversari diretti, dal padrone di casa Mark Cavendish (sesto) al campione uscente, il colombiano Fernando Galviria (decimo), sono giunti più indietro e, di conseguenza, hanno ottenuto meno punti del veronese. Le prossime prove dell’omnium saranno quest’oggi l’inseguimento individuale (sessione pomeridiana) e la gara a eliminazione (sessione serale).