Ciclismo

Ciclismo, Riccardo Riccò: “Tornerò a correre dal 2023. Per il doping rischiato di morire”

Riccardo Riccò, foto alex_lee 2001 CC BY 2.0

Riccardo Riccò tornerà a correre. Questa la promessa fatta dal Cobra in un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport, presente nella versione cartacea del 28 dicembre.Il ciclista italiano sta infatti scontando una squalifica di dodici anni per autoemotrasfusione ed è consapevole che “sono considerato un appestato nel mondo del ciclismo. Ma conosciamo bene l’ipocrisia di questo mondo”.

In attesa del termine della squalifica, fissato per il 2023, Riccò nel frattempo fa il gelataio a Tenerife: “Li faccio anche per cani, qui il clima è fantastico ma noi italiani siamo considerati di Serie C. Mi piace come lavoro ma non lo amerò mai quanto la bici”. E a proposito di bici, promette: “Quando finirà la squalifica avrò 40 anni. Sarò competitivo. Se fossi allenato sarei più forte di prima. Ci sono squadre che mi vogliono e in caso contrario ne farei io una”.

Inoltre, Riccò ha raccontato le sue disavventure: “Ho rischiato di morire per setticemia. Un batterio era finito nella sacca. Non si trattava di cattiva conservazione come molti hanno detto. Non tenevo il sangue nel frigo con la verdura, non sono scemo. Avevo un frigorifero apposito. Quando ho iniziato a stare male non sapevo cosa fare e la situazione è precipitata. All’ospedale mi hanno acciuffato per i capelli. La situazione era così critica che non ho avuto neppure il tempo di avere paura. Però il rischio è stato altissimo. Non lo sa nessuno, ma una volta finito tutto sono passato in ospedale a ringraziare i dottori”.

Senza peli sulla lingua il ciclista rilancia: “Adesso sono tutti puliti? Io non lo so, sono fuori dal mondoUn aiuto chimico sotto controllo medico, anche se lo chiamate doping, fa meno male che gli sforzi di un ipotetico Tour a pane a acqua. E posso aggiungere che preferisco il doping chimico al motorino? Almeno devi avere il coraggio di giocare su te stesso. Con il motorino è un altro sport. Non sarei mai riuscito a usarlo. Mi sarei sentito una merda.”

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