Ciclismo

Ciclismo, Parigi-Roubaix 2019: i favoriti e gli italiani in gara

Greg Van Avermaet - Foto nuestrociclismo.com CC BY-SA 2.0

Domenica si corre la gara più bella e anacronistica della storia: la Parigi-Roubaix. Anche per l’Inferno del Nord, proprio come per il Fiandre, non sembra avere un vero padrone e favorito e potrebbe spuntarla un outsider. Sarà una vera e propria royal rumble, tutti contro tutti.

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Il campione in carica Peter Sagan, quest’anno, non riesce a esprimersi ai massimi livelli e in casa Bora, ora, iniziano a preoccuparsi. Occhio, quindi, al suo fedele scudiero Oss che se lo slovacco non dovesse stare bene potrebbe avere la possibilità di attaccare da lontano, per anticipare i big, o di fare la sua corsa. Il vero protagonista potrebbe essere Van Avermaet, uscito splendidamente dal Fiandre, ma che dovrà fare quasi tutto il lavoro da solo, non sembra avere una squadra in grado di supportarlo. Il team che, invece, sembra meglio attrezzato è l’EF Drapac: Vanmarcke al Fiandre si è eccezionalmente sacrificato per Bettiol (non sarà al via della Roubaix, sta preparando l’Amstel) e ora sembra alla ricerca della condizione migliore per giocarsi le sue carte. In coppia con il belga ci sarà anche Langeveld, anche lui in una forma strepitosa al Fiandre. Potrebbero essere il duetto che fa la differenza. Naesen non è arrivato al meglio alla Ronde eppure è riuscito a stare con i primi e a rendersi protagonista, nel frattempo ha avuto una settimana in più per recuperare. Attenzione al belga. Un altro corridore che vive un momento di grazia è Kristoff, terzo al Fiandre. La UAE oltre al norvegese potrà giocarsi anche la carta Gaviria che, seppur non sembri al meglio, ha già dimostrato (al Tour de France) di sapersela cavare egregiamente sulle pietre. Mohoric potrebbe essere la grande sorpresa della corsa. Il gioiellino sloveno in questa prima parte di stagione è sempre rimasto con i primi anche nelle corse più dure e se arrivasse nel velodromo con un gruppetto potrebbe contare sul suo spunto veloce. L’uomo della Bahrain potrà affidarsi al supporto di Garcia Cortina, bello pimpante nelle semi classiche e pronto, in caso di necessità, a giocarsi le sue chance. Tra i grandi favoriti non si può non citare Van Aert, il campione del ciclocross ha mostrato di essere competitivo anche nelle classiche Monumento come Sanremo e Fiandre e pure sulle pietre francesi vorrà dire la sua. Spesso pecca di tattica ma alla Roubaix più che tattici bisogna essere bravi a cogliere il momento giusto per lasciare il segno.

La Quick Step, con almeno cinque frecce nella propria faretra, tenterà di far saltare il banco. Senechal potrebbe essere il primo a provarci, poi a disposizione ci sono Gilbert, Asgreen, Lampaert e Stybar. Gilbert non arrivava al meglio al Fiandre e potrebbe aver pagato dazio ma ha avuto una settimana per recuperare e l’Inferno del Nord è il suo sogno nel cassetto. Asgreen è stato la vera sorpresa della corsa e cercherà di esserlo (difficile) anche alla Roubaix. Stybar, invece, è incredibilmente saltato alla Ronde Van Vlaanderen ma (forse) è stata solamente una giornata no. Con l’Inferno del Nord ha un feeling particolarmente buono e vorrà essere protagonista. Un altro che ha avuto una giornata storta domenica scorsa è stato Trentin che ha pagato i muri, fortunatamente alla Roubaix non ci sono. Il campione europeo è veloce e adatto a correre sulle pietre, potrà fare sicuramente bene. Da tenere d’occhio anche la coppia della Lotto con Keukelaire e Benoot, entrambi pronti a lottare con il coltello fra i denti. Squadre che, invece, stanno piuttosto deludendo sono la Sky e la Trek. Il team britannico si è visto poco al Nord, Moscon non sta brillando anche se sembra essere in crescita con la condizione, Rowe e Stannard vanno a fasi alterne, Van Baarle è l’unico che ha dato qualche buon segno. In casa Trek, invece, le punte Stuyven-Degenkolb non stanno convincendo ma alla Roubaix vogliamo credere che resteranno con i primi. Pedersen sembra la fotocopia del corridore che abbiamo visto lo scorso anno e pure sul pavé francese potrebbe deludere. Arrivano buone notizie da Boasson Hagen che ha mostrato una bella gamba allo Scheldeprijs, il norvegese è tornato? Forse sì.

GLI ITALIANI IN GARA: Oss, Trentin, Affini, Guarnieri, Moscon, Marcato, Fortin, Ballerini, Bennati, Filosi. Solo 10 azzurri al via. Oss potrebbe essere protagonista con Sagan che fa da esca e il trentino che ci prova da lontano. Trentin è l’uomo di punta per l’Italia, dal quale tutti si aspettano grandi cose. Affini è al primo anno da professionista e ne approfitterà per fare esperienza. Per Guarnieri la Roubaix è la corsa dei sogni ma sarà a completa disposizione di capitan Demare. Il francese ha le carte in regola per fare bene ma se Guarnieri dovesse avere l’occasione non se la farà sfuggire. In Moscon e Ballerini sono affidate le speranze di un buon risultato italiano.

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IL BORSINO DEI FAVORITI

***** Van Avermaet
**** Naesen, Vanmarcke, Van Aert, Kristoff, Mohoric, Stybar
*** Sagan, , Langeveld, Gilbert, Lampaert, Trentin, Demare, Keukelaire, Benoot
** Degenkolb, Stuyven, Moscon, Van Baarle, Rowe, Laporte, Cort Nielsen, Ballerini, Garcia Cortina, Boasson Hagen, Asgreen, Gaviria
* Oss, Turgis, Pedersen, Politt, Senechal, Stannard, Roelandts

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