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Il percorso della Parigi-Nizza 2019, prima importante corsa a tappe europea in programma dal 10 al 17 marzo prossimi. Otto le frazioni in programma, per un evento che promette spettacolo anche nella sua 77esima edizione. Dopo un inizio per velocisti, la cronometro individuale della quinta tappa dovrebbe ridisegnare la classifica ma saranno determinanti le ultime due tappe: prima la scalata inedita al Col de Turini (salita celebre nel mondo dei motori per il Rally di Montecarlo), poi la giornata finale con il consueto circuito intorno a Nizza. Andiamo dunque ad analizzare nel dettaglio le otto tappe della Parigi-Nizza 2019.
https://www.sportface.it/ciclismo/ciclismo-parigi-nizza-2019-programma-calendario-orari-diretta-tv/681517
Domenica 10 marzo, prima tappa
Saint-Germain-en-Laye-Saint-Germain-en-Laye (138,5 km)
La frazione inaugurale dovrebbe essere una ghiotta chance per i velocisti: i due GPM di terza categoria infatti non rappresentano un problema per le ruote veloci, alle quali spetterà la gestione della corsa per provare a giocarsi il successo e la prima maglia di leader.
Lunedì 11 marzo, seconda tappa
Breviaries-Bellegarde (163,5 km)
Tappa se possibile ancor più pianeggiante della precedente, altra occasione quindi per gli sprinter. Anche in questo caso due GPM di terza categoria, ma entrambi sono nei primi chilometri della corsa. Finale in circuito, con il primo passaggio sulla linea del traguardo previsto a circa 23 km dal termine.
Martedì 12 marzo, terza tappa
Cepoy-Moulins/Yzeures (200 km)
Nemmeno un GPM in questa terza frazione, che rappresenta quasi certamente l’ultima chance per i velocisti che poi dovranno lasciare spazio a coloro che intenderanno giocarsi la classifica generale o tappe più selettive a livello altimetrico.
Mercoledì 13 marzo, quarta tappa
Vichy-Pélussin (210,5 km)
E’ la tappa più lunga di questa edizione ed è anche quella che potrebbe iniziare ad accendere la bagarre: cinque GPM, quattro dei quali concentrati negli ultimi 60 km. Finale in circuito, con la Cote de Chanavay (3,1 km al 4,9% di media) che verrà superata a poco più di 10 km dal termine. Difficile che i distacchi siano significativi, ma la classifica dovrebbe uscirne rivoluzionata.
Giovedì 14 marzo, quinta tappa
Barbentane-Barbentane (25,5 km, cronometro individuale)
Prova contro il tempo selettiva, data la presenza a metà percorso della salita che porta all’Abbaye de Saint-Frigolet. I distacchi potrebbero essere piuttosto ampi, obbligando qualche scalatore ad andare all’attacco nelle ultime tappe del weekend.
Venerdì 15 marzo, sesta tappa
Peynier-Brignoles (176,5 km)
Altra frazione mossa, con un finale non difficile ma preceduto da diverse salite insidiose. Si comincerà con la Côte de la Sainte-Baume, dopodiché si affronteranno Côte de Mazaugues e Côte de Sainte-Philomène. Difficile che i big si muovano in prima persona, ma attenzione ad eventuali sorprese: buona chance anche per le fughe da lontano.
Sabato 16 marzo, settima tappa
Nizza-Col de Turini (181,5 km)
Senza dubbio la tappa regina di questa edizione. Sei GPM, di cui gli ultimi due di prima categoria e in rapida successione. Nel finale si scala prima la Cote de Pelasque (5,7 km al 6,2% di pendenza media), poi si attacca subito la salita finale verso il Col de Turini che è solitamente teatro del Rally di Montecarlo. Un’ascesa di circa 15 km, con una media superiore al 7% e arrivo in quota a oltre 1600 metri. Sarà la giornata ideale per gli scalatori, chiamati a recuperare eventuali distacchi raccolti nella cronometro e nelle tappe precedenti.
Domenica 17 marzo, ottava tappa
Nizza-Nizza (110 km)
Come di consueto, si chiude con una breve tappa collinare in circuito. Anche qui sei GPM e tante trappole sul percorso: Côte de Levens, Côte de Châteauneuf e Col de Calaïson caratterizzeranno la prima parte. Poi ci saranno da affrontare le dure Côte de Peille (6,6 Km al 6,8%) e Col d’Eze (1,6 Km all’8,1%). L’ultima difficoltà per i corridori sarà rappresentata dal Col des Quatre Chemins, 5,5 km al 5,5% che saranno scollinati a 9 km dal traguardo. Poi picchiata su Nizza, dove si deciderà la classifica finale che negli scorsi anni si è spesso decisa in un fazzoletto di secondi.