Ciclismo

Ciclismo, pagelle e voti Parigi-Roubaix 2023

Parigi-Roubaix 2014 - Foto Felouch Kotek CC BY-SA 3.0

Mathieu Van der Poel vince la Parigi-Roubaix 2023. Corsa gestita alla perfezione dall’olandese che prova a strappare più volte tra i 50 e i 35km e poi approfitta della foratura di Van Aert per allungare di oltre 20 secondi sul gruppo di inseguitori. Super doppietta di Van der Poel che vince la seconda classica monumentale, quarto corridore nella storia a riuscire nell’impresa, dopo il trionfo nella Milano-Sanremo e il successo sfiorato nel Giro delle Fiandre chiudendo dietro Pogacar. Nella volata finale Philipsen beffa Van Aert e completa la doppietta Alpecin. Prima Parigi-Roubaix per Filippo Ganna che chiude con un ottimo sesto posto a 45 secondi dalla vetta che oggi era irraggiungibile. Ecco le pagelle della corsa.

Van der Poel (arrivato 1°), voto 9,5: bravo e fortunato a sfruttare la foratura di Van Aert nel finale per allungare definitivamente sul gruppo di inseguitori. Vittoria meritata e storica doppietta nella classica monumentale.

Van Aert (arrivato 3°), voto 8: oggi sembrava averne per tenere testa a Van der Poel ma la foratura gli impedisce di lottare per la vittoria. Non riesce a centrare il secondo posto facendosi beffare nel finale da Philipsen.

Philipsen (arrivato 2°), voto 8,5: il compagno di squadra di Van der Poel completa la doppietta Alpecin gestendo alla perfezione l’ultimo sprint nel velodromo beffando lo sfortunato Van Aert.

Ganna (arrivato 6°), voto 7,5: prima Parigi-Roubaix per Filippo Ganna. Ottima prestazione per l’italiano, abituato al ciclismo su pista, che prova a tenere il passo dei primi e riesce a centrare un piazzamento in top ten a meno di un minuto dalla testa.

Laporte (arrivato 10°), voto 6,5: difficile da giudicare la prova del francese, compagno di Van Aert, che a causa di una foratura perde troppo terreno dai primi e resta nel gruppo più lontano di inseguitori senza riuscire a risalire.

Degenkolb (arrivato 7°) voto 7,5: sfortunato anche lui. Vittima di una caduta a poco più di 20km dal termine dopo un contatto con Philipsen e Van der Poel quando era nel gruppo dei primi. Riesce a rialzarsi e a concludere in una buona posizione.

Bax (arrivato 13°), voto 5: resta nel gruppo di testa per quasi due terzi di gara ma poi accusa troppo presto le fatiche degli oltre 150km percorsi e si stacca rimanendo lontano dai primi e chiudendo fuori dalla top ten.

Kueng (arrivato 5°), voto 6: non tenta mai l’allunga nonostante fosse uno dei candidati al podio. Resta sempre nel gruppo di testa e si stacca dai primi tre nel finale. Si fa beffare in volata da Pedersen ma riesce a tenere dietro Ganna.

Sagan (ritirato), voto 4,5: probabilmente la sua ultima classica monumentale. Finisce nel peggiore dei modi cadendo dopo pochi km rimediando diverse ferite e una probabile commozione cerebrale.

 

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