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L’edizione numero 56 dell’Amstel Gold Race ha visto la vittoria del polacco Michal Kwiatkowski, che ha regolato in uno sprint a due il francese Benoit Cosnefroy. Per il francese è una beffa perché in un primo momento si pensava fosse lui il vincitore, ma il fotofinish ha stabilito che in realtà sia stato il polacco ad aver tagliato il traguardo per primo, per mezza bicicletta. Sul terzo gradino del podio si piazza il belga Tiesj Benoot, mentre Mathieu Van der Poel ha regolato il gruppetto degli inseguitori per il quarto posto.
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LE PAGELLE DEI MIGLIORI
Michal Kwiatkowski 10: Prestazione perfetta del polacco che dopo varie stagioni si rivede molto competitivo in una classica. Crea l’azione decisiva e allo sprint è perfetto a partire da dietro e nel colpo di reni, che gli porta la sua seconda Amstel Gold Race dopo quella del 2015.
Benoit Cosnefroy 9.5: Il francese va a mezza ruota dalla sua prima vittoria in una classica di primissimo livello. L’unico che riesce a seguire l’azione di Kwiatkowski, sbaglia solamente nello sprint finale dato che lo fa dalla posizione più scomoda, per perderlo davvero per pochissimi centimetri.
Tiesj Benoot 8: Il belga trova un buon terzo posto riuscendo ad anticipare il gruppo inseguitore con una azione nell’ultimo chilometro.
Mathieu Van der Poel 7.5: Meno straripante di altre occasioni, si fa comunque vedere più volte provando ad attaccare in prima persona. Questa volta è però troppo marcato e non riesce a riportarsi sui primi due, regola quindi il gruppo per il quarto posto.
Alexander Kamp 7: Un gran quinto posto per il danese, certamente inaspettato ed il piazzamento più importante della sua carriera.
Tom Pidcock 7: Giornata da gregario per l’inglese, perfetto nel fare da stopper sul finale di corsa per aiutare Kwiatwoski.
Tim Wellens 6.5: Ci prova molto generosamente da lontano, ma il gruppo non lo lascia andare, comunque una buona azione.
Kasper Asgreen 6: Come la posizione in cui arriva. Prestazione senza infamia e senza lode per il danese.
Michael Matthews 6: Si piazza al settimo posto, ma sapendo di aver un buon spunto veloce poteva fare di più nell’inseguimento dei primi due.
Andrea Bagioli 6: Era l’italiano sul quale c’era più speranza, sembrava avesse una buona gamba ma è costretto al ritiro per via di una sfortunata caduta.
Matteo Trentin 5.5: Generoso, ma non ha la forma per seguire i migliori quando questi accelerano.
Valentin Madouas 5.5: Tra gli uomini più in forma dopo il gran secondo posto al Fiandre, oggi non riesce mai a seguire i migliori.
Christophe Laporte 5: Era tra i grandi favoriti, si vede solamente a 50 km dalla fine quando segue Wellens, poi sparisce.
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