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Il mondo del ciclismo e dello sport italiano piange Felice Gimondi. L’ex campione, 77 anni il prossimo 29 settembre, è morto per un malore mentre faceva il bagno nelle acque di Giardini Naxos, nei pressi di Taormina. La notizia è stata confermata dai carabinieri. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte di alcuni bagnanti e dei medici del 118.
“Ho avuto un solo idolo nella mia vita. Felice Gimondi. Ogni volta che lo vedevo era un’emozione perché quando ti innamori di un campione è per tutta la vita. Sei stato un grande Felice”, lo ha ricordato con un tweet l’attuale commissario tecnico della Nazionale Davide Cassani.
“Una tristezza enorme. C’e’ rammarico, delusione, un pianto nel cuore. Ho seguito tutta la sua carriera da dirigente, l’ho sempre ammirato e apprezzato“. Lo ha dichiarato il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco all’Agenzia Italpress. “L’oro al mondiale di Barcellona nel 1973 è il ricordo più bello e poi è stato uno dei pochissimi ad aver vinto tutti e tre i grandi giri. La rivalità con Merckx? Ma erano anche amici, e lo erano ancora adesso. Si rispettavano sia in bici che da ex corridori. Felice era una persona che stava bene con tutti ed era apprezzato da tutti” ha concluso il numero uno della Federciclismo.
“Ricordo Felice Gimondi, la sua maglia gialla, i grandi successi di un mito italiano”. Il ricordo su twitter dell’ex premier Paolo Gentiloni.
Un pensiero anche da parte del presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Da stasera siamo tutti più soli, orfani di un campione che ha scritto la storia del ciclismo e riempito d’orgoglio il Paese con le sue imprese. Lo sport piange Gimondi, protagonista senza tempo. Ciao Felice, orgoglioso della tua amicizia e dell’esempio che ci lasci in eredità ”.
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