Ciclismo

Ciclismo, Mondiali su strada a Imola. Di Rocco: “Un riconoscimento per tutto il paese”

Prima di fare i complimenti ad Imola per l’importante successo ottenuto, voglio ringraziare tutte le città e località italiane che si sono candidate. Ognuna di queste ha presentato un progetto valido, sostenuto dall’entusiasmo di poter raccontare, attraverso un grande evento ciclistico, i propri territori e mostrare al mondo le proprie capacità Il fatto che si siano candidate, con un brevissimo preavviso, un cosi’ alto numero di città credo che sia la migliore conferma che gli eventi di ciclismo hanno una grande capacità di valorizzare e promuovere le bellezze paesaggistiche e le eccellenze locali”. Queste le dichiarazioni del presidente della Fci, Renato Di Rocco, a proposito della decisione dell’Uci di assegnare i Mondiali su strada 2020 a Imola. Poi ha aggiunto:Mi piace credere che sia, prima di tutto, un riconoscimento per tutto il nostro Paese, che in questi mesi ha affrontato momenti di grande difficoltà ma è stato in grado di uscirne diventando anche un punto di riferimento nel resto del mondo. E’ un riconoscimento anche del lavoro della Federazione Ciclistica Italiana e di tutto il nostro movimento ciclistico, in grado di allestire ed applicare un protocollo per la ripresa in sicurezza dell’attività sportiva che è diventato modello anche per altri sport e altri Paesi. Al comitato organizzatore di Imola, agli Enti Locali che sostengono la candidatura e a tutti gli appassionati garantiamo fin da ora il massimo sostegno affinché si possano realizzare Mondiali di assoluto livello e grande impatto, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, per la massima garanzia della salute degli atleti, di tutti gli operatori coinvolti e del pubblico. Abbiamo poco tempo a disposizione, la sfida è esaltante, non ci resta che metterci a lavoro tutti insieme – ha concluso Di Rocco – per dimostrare, ancora una volta, che attraverso il ciclismo l’Italia è pronta a ripartire e ad affrontare le sfide che questa stagione ci propone”.

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