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Sabato 18 marzo va in scena la prima, attesissima, classica monumento della stagione: la Milano – Sanremo.
La Classica di Primavera è da sempre molto speciale per via di quell’incertezza sui possibili vincitori che ogni anno è presente ed anche nel 2023 non manca. Il percorso, infatti, pur essendo semplice e lo stesso di sempre si appresta a molteplici scenari che aprono le possibilità di vincere a molti corridori.
Negli ultimi anni infatti abbiamo visto corridori trionfare in solitaria grazie ad un attacco sul Poggio o nella successiva discesa, in volata di gruppo o in volata ristretta. La corsa è inoltre diventata soprattutto nelle ultime stagioni molto tattica, con i principali favoriti che spesso si sono controllati a vicenda, lasciandosi scappare qualche altro corridore che si è poi involato in via Roma.
Questo è il caso delle ultime due edizioni, vinte da Jasper Stuyven e da Matej Mohoric, che a inizio giornata non rientravano certamente tra i più papabili vincitori. Per queste ragioni è difficile individuare i favoriti della Sanremo, ma per quanto visto fino ad ora in stagione si possono sicuramente mettere sicuramente davanti a tutti due corridori: Tadej Pogacar e Wout Van Aert.
MILANO-SANREMO 2023: PERCORSO E ALTIMETRIA
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Tadej Pogacar, dominatore della Vuelta a Andalucia e della Parigi – Nizza, è alla terza partecipazione alla Milano – Sanremo. Lo sloveno, autentico mattatore di tutte le corse a cui ha partecipato, si è dimostrato altamente competitivo in ogni situazione e per questo viene considerato tra i principali favoriti anche in una corsa storicamente “da velocisti” come la Milano – Sanremo. Per vincere ha però una sola opzione: attaccare sul Poggio.
Lo scorso anno ci provò svariate volte ma non riuscì a fare selezione, per poi chiudere quinto la volata dei battuti dietro Matej Mohoric. Grazie al suo ottimo spunto veloce (come ha mostrato alla Liegi 2021, battendo Alaphilippe) può anche giocarsi le sue chance allo sprint, ma deve essere un gruppo ristretto.
Lo scenario migliore per il due volte vincitore del Tour sarebbe quello di fare selezione sul Poggio facendo corsa dura già dalla Cipressa, per poi regolare il gruppetto in volata o arrivare in solitaria, come ha già fatto a Nizza nell’ultima tappa della Corsa del sole. Il team UAE Emitares sarà tutto per lui con Tim Wellens, Diego Ulissi e Alessandro Covi pronti a supportare lo sloveno fino al Poggio.
Wout Van Aert ha già vinto la Sanremo nel 2020 e si è piazzato terzo nel 2021.
Il belga può giocarsi le sue chance sia in caso di volata (più o meno ristretta) sia attaccando sul Poggio o seguendo gli attacchi di altri che vorranno fare corsa dura. Nel 2020 fu l’unico a riuscire a seguire Julian Alaphilippe, per poi bruciarlo in volata.
Quest’anno non ha ancora vinto, ma ha corso tutta la Tirreno – Adriatico in funzione della Classica di primavera ed è in gran forma, come si è visto nelle tappe in cui si è testato con attacchi da lontano. Ha tutte le carte in regola per ottenere il bis, anche se d’altro canto rischia di avere tutto il gruppo a correre contro di lui e controllarlo. Il belga conterà dell’appoggio di tutta la Jumbo Visma, su tutti il vicecampione del mondo Christophe Laporte.
Subito dopo i primi due possiamo citare tanti altri corridori come principali favoriti, seppur con caratteristiche diverse e che quindi cercheranno la vittoria in maniera diversa. Mathieu Van der Poel ogni volta che attacca il numerino sulla schiena in una classica non può non essere citato tra i favoriti. L’olandese si è piazzato quinto nel 2021 e terzo nel 2022, quando vinse la volata di gruppo ma purtroppo per lui fu solo per il piazzamento.
Dovesse anche quest’anno scollinare il Poggio con i migliori sarebbe tra i più temibili in vista dello sprint, preferibilmente per lui a ranghi ristretti.
L’incognita per il cinque volte campione del mondo ciclocross è legata alla condizione, visto che ha esordito solamente alla Strade Bianche ed alla Tirreno – Adriatico ha corso da gregario, lavorando nelle tappe pianeggianti per Jasper Philipsen. Se sia stata pretattica o se veramente non fosse in condizione di vincere lo sapremo solo sabato, ma la carta Jasper Philipsen sarà comunque spendibile anche a Sanremo per l’Alpecin Deceuninck, nel caso in cui il velocista belga riesca a tenere le ruote dei migliori quando questi attaccheranno sul Poggio.
Tra i velocisti che hanno meglio figurato a Sanremo nelle ultime stagioni il migliore è stato senza dubbio Caleb Ewan. L’australiano ha solo questa possibilità per vincere in via Roma: restare nel gruppo dei migliori e vincere la volata. Il nativo di Sydney, che in stagione ha già vinto una volta, riuscì a vincere la volata del gruppo sia nel 2018 che nel 2021, ma per sua sfortuna in entrambe le occasioni era solamente per il secondo posto perché il gruppo non era riuscito a tornare sull’attaccante (una volta Nibali, una volta Stuyven). In caso di volata compatta Ewan è sicuramente il favorito dato che ha dimostrato in passato di non soffrire i 300 chilometri di corsa, ma per l’australiano c’è l’incognita di non poter controllare una corsa che in tanti vorranno rendere dura per evitare lo sprint. La Lotto Dstny porterà alla partenza anche Arnaud De Lie, uno degli sprinter più vincenti di questo inizio di stagione, che esordirà alla Sanremo a soli 21 anni e due giorni. Probabilmente sarà una prima volta per fare esperienza, ma anche il belga non va sottovalutato.
Chi ha animato la Sanremo per tre stagioni consecutive attaccando sul Poggio è Julian Alaphilippe.
Il francese ha infatti vinto l’edizione del 2019 in volata ristretta facendo esplodere la gara, ripetendo l’azione ad agosto 2020 quando si portò via Van Aert ma fu battuto nello sprint a due dal belga. Nel 2021 non riuscì a portarsi via un gruppetto e dovette accontentarsi del piazzamento, mentre lo scorso anno dovette rinunciare alla corsa per bronchite. Dopo il grave incidente alla Liegi 2022 il due volte campione del mondo torna alla Sanremo più in sordina rispetto alle ultime edizioni, ma ha già dimostrato di poterla vincere e la condizione sta tornando quella dei giorni migliori, per cui tutti dovranno fare i conti anche con lui.
La Trek Segafredo giunge alla prima monumento della stagione con due carte: Jasper Stuyven e Mads Pedersen. Il primo vinse a sorpresa nel 2021 andandosene via dal gruppo alla fine della discesa del Poggio senza più essere ripreso, approfittando dell’eccessivo marcamento tra i migliori.
In stagione non ha ottenuto fino ad ora nulla di eclatante, a differenza del danese iridato nel 2019, che ha vinto giù due corse tra cui una alla Parigi – Nizza. Mads Pedersen ha esordito alla Sanremo lo scorso anno piazzandosi al sesto posto, una corsa che sembra adattissima alle sue caratteristiche.
In grado di tenere sul Poggio e molto veloce allo sprint, che esso sia a ranghi ridotti o compatti, è un cliente estremamente scomodo per chiunque. Caratteristiche simili per Biniam Girmay, che ha alla Sanremo si è piazzato dodicesimo lo scorso anno. L’eritreo sa tenere su salite con pendenze e lunghezza del Poggio ed ha un ottimo spunto in volata, per cui sarà assolutamente della contesa.
Non si può chiaramente non citare il vincitore dello scorso anno Matej Mohoric, che si involò verso il traguardo con una spericolata e spettacolare discesa dopo lo scollinamento del Poggio. Lo sloveno è probabilmente il miglior discesista del mondo, in grado di pennellare in maniera perfetta tutte le curve che portano verso l’Aurelia che conosce a memoria. La sua carta migliore per vincere è ovviamente questa, per cui se dovesse scollinare davanti anche quest’anno ci riproverà. In stagione non ha ancora vinto, ma la forma c’è e lo ha mostrato alla Kuurne – Bruxelles – Kuurne e alla Strade Bianche, chiuse al terzo e sesto posto.
Filippo Ganna è la principale speranza italiana. Il due volte campione del mondo a cronometro non ha mai ottenuto risultati di rilievo alla Sanremo perché è sempre stato sacrificato per la squadra, ma nel 2022 ha dimostrato di poter tenere tranquillamente sul Poggio.
Con la defezione di Tom Pidcock il team Ineos non ha un vero e proprio capitano, per cui l’augurio è quello di vederlo finalmente poter lottare per vincere e non correre da gregario. Il piemontese può vincere solamente arrivando in solitaria, ma con un azione sull’Aurelia diventerebbe difficilmente riprendibile dagli altri.
Tra gli altri che per vincere dovranno per forza di cosa attaccare ed evitare la volata possiamo considerare Soren Kragh Andersen, che in carriera ha spesso vinto con azioni da finissuer negli ultimi chilometri e si è piazzato in top 10 nelle ultime due edizioni; Stefan Bisegger, Alberto Bettiol, Magnus Cort Nielsen, Alex Aranburu e Michal Kwiatowksi, vincitore nel 2017. In caso di volata di gruppo oltre a Caleb Ewan e Jasper Philipsen cercheranno di dire la loro Fernando Gaviria, Arnaud Demare, Mark Cavendish, Sam Bennett, Ivan Garcia Cortina e magari Peter Sagan, che sarebbe emozionante vedere davanti alla sua ultima Milano – Sanremo, corsa con cui ha sempre avuto un rapporto di amore ed odio.
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