Tutto pronto per l’edizione 2024 del Gran Premio Miguel Indurain, che sabato 30 marzo andrà in scena con i suoi 198 chilometri da e per Estella-Lizarra. A pochi giorni dal Giro dei Paesi Baschi, la semiclassica spagnola promette spettacolo su un percorso ondulato e piuttosto selettivo dove i corridori adatti alle corse di un giorno potrebbero trovare terreno fertile. Andiamo quindi a scoprire quali sono i nomi più “caldi” e interessanti all’interno della start list e quali atleti ricopriranno il ruolo di favoriti della vigilia.
GP INDURAIN 2024: ORARI, DIRETTA TV E STREAMING
Impossibile non partire da colui che indosserà il dorsale numero 1, ovvero il campione uscente Ion Izagirre. Lo spagnolo guiderà la Cofidis e andrà alla ricerca del terzo successo in carriera al Gp Indurain dopo quelli del 2016 e appunto del 2023: un eventuale tris gli consentirebbe di raggiungere i connazionali Lasa, Juan Fernandez, Vicioso e Valverde che finora sono gli unici a comparire tre volte nell’albo d’oro della corsa. Attenzione però a diversi avversari di livello, tra cui anche alcuni già capaci di vincere il GP Indurain o di presenziare sul podio nelle ultime edizioni. E’ il caso di Simon Yates, vincitore nell’ormai lontano 2017 e atteso leader di un Team Jayco Alula che avrà come outsider anche Hamilton e Schmid. Presente anche il vincitore del 2022, il sempre combattivo Warren Barguil che guiderà il Team DSM e proverà a rendersi protagonista su un terreno sicuramente a lui congeniale.
Diversi team poi potranno contare su più alternative di livello. E’ il caso della Israel Premier-Tech, che annovera nella sua start list il canadese Michael Woods (secondo nel 2017 alle spalle di Yates) e il neozelandese George Bennett che quando la strada sale può sempre trovare una giornata di grazia. Molto competitiva anche la Lidl-Trek, con Andrea Bagioli che rappresenta probabilmente la miglior carta in chiave italiana. Insieme all’azzurro ci saranno anche compagni di squadra come Bauke Mollema e Mattias Skjelmose, che lo scorso anno chiuse al terzo posto. Diverse punte infine anche per la Bora Hansgrohe, che propone tra gli altri Emanuel Buchmann, Bob Jungels e Maximilian Schachmann oltre all’azzurro Matteo Sobrero per il quale però il percorso sembra troppo impegnativo.