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Al via alle Terme di Caracalla la due giorni di gare del 76/o Gran Premio Liberazione. La prima giornata della storica manifestazione ciclistica capitolina ha visto il trionfo nella categoria juniores internazionale 1.1 MJ di Andrea Montagner del team Borgo Molino, che si è imposto per distacco. Nella fuga, condotta in un primo momento assieme a Gabriele De Frabitiis, il friulano è riuscito a dare lo strappo decisivo. Dopo il suo arrivo solitario, c’è stata una volata di otto uomini con Juan David Sierra a precedere Ludovico Mellano terzo. Quanto al titolo a squadre juniores, è andato alla trevigiana Borgo Molino, che quindi ha conquistato il trofeo intitolato a Dario Acquaroli, il due volte campione del mondo di mountain bike scomparso prematuramente lo scorso 9 aprile. Tra i più giovani Giacomo Sgherri ha invece vinto la gara “Allievi”. “È la vittoria più bella della mia carriera – ha detto Montagner dopo la premiazione -. Volevo fin dall’inizio questo tipo di corsa, ho cercato la fuga ed è andata bene. A scattare per primo è stato Bessega, a quel punto siamo entrati io e De Fabritiis e sulla prima salita dopo la linea del traguardo l’ho staccato”. Domani le due gare clou: il Gran Premio Liberazione, con l’edizione numero 76 della classica internazionale del ciclismo giovanile, e la Donne Elite 1.2
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