Tanel Kangert vince la terza tappa del 40esimo Giro del Trentino con un attacco ai meno 2 chilometri dall’arrivo e guadagnando ben 20 secondi (grazie, anche, agli abbuoni) su Mikel Landa.
La tappa è stata caratterizzata da una fuga, andata via dopo circa 50 km, di 10 corridori, rimasti in 7 dopo il primo GPM di giornata di Nova Ponente. I 7 al comando: Shalunov (Gazprom) Filosi (Nippo Fantini) Benedetti (Bora – Argon) Molina (Caja Rural) Tizza (D’Amico Bottecchia) Magnu (rappresentativa brasiliana) Paulus (Tirol Cycling) rimangono però sempre sotto lo stretto controllo del gruppo tirato dal Team Sky che non lascia più di 1 minuto e 15 secondi ai fuggitivi.
L’ultima salita di giornata, il Fai della Paganella, viene presa in testa dagli uomini dell’Astana che fin da subito impongono un ritmo molto elevato, tant’è che per il gruppetto in fuga non c’è nulla da fare. L’ultimo a demordere è Cesare Benedetti che però deve alzare bandiera bianca di fronte a un gruppo che cerca in tutti i modi di mettere in difficoltà il leader della corsa Mikel Landa. Il primo a provarci è Michele Scarponi ma senza successo, subito dopo tenta anche l’atleta della Bardiani Csf Stefano Pirazzi ma anche lui non riesce a mettere in scacco il gruppo. Il basco ha la situazione in pugno e non lascia scappare via nessuno dal suo controllo. Davanti si susseguono scatti in continuazione con: Pozzovivo, Fuglsang, Bardet, Buchmann. Ci provano un po’ tutti ma la reattività della maglia ciclamino è impressionante e a pagare dazio è anche oggi Vincenzo Nibali.
All’ennesimo attacco di Peraud, risponde ancora senza problemi Landa, ma questa volta non si limita a rispondere e tira dritto portando via un quartetto con: Peraud, Fuglsang e Pozzovivo. Il ritmo che impone il basco non è però altissimo e questo permette a un altro quartetto con Firsanov, Bernal, Kangert, e Bardet di rientrare. Al Gran Premio della Montagna del Fai della Paganella mancano solo 14 km all’arrivo e scollinano in dieci, visto che sugli otto di testa è riuscita a rientrare anche la coppia della Bora – Argon formata da Konrad e Buchmann.
La discesa che porta all’arrivo di Mezzolombardo non è tecnica e nessuno riesce a fare la differenza. Ai 2 km dalla fine però parte secco Tanel Kangert e Landa, rimasto senza compagni di squadra, non può rispondere a tutti gli attacchi e lascia andare l’estone che nel giro di pochi metri diventa imprendibile. L’Astana riesce a sfruttare la sua superiorità numerica e permette a Kangert di arrivare da solo a braccia alzate, davanti a Konrad e Bardet, guadagnando ben 20 secondi, che non bastano per conquistare la maglia di leader ma che lo fanno balzare in seconda posizione in classifica generale a soli 8” di ritardo.
Domani quarta ed ultima tappa con partenza da Malè e arrivo a Cles. 161 chilometri per giocarsi la quarantesima edizione del Giro del Trentino.