Ciclismo

Giro d’Italia 2017: ventagli e festa doppia per Gaviria. A lui tappa e maglia rosa

Fernando Gaviria - Foto Maximiliano Amena CC BY-SA 2.0

Tanto spettacolo nella terza tappa del Giro d’Italia che lascia la Sardegna con una frazione caratterizzata dai ventagli causati dalla Quickstep a 9 km dalla conclusione, che porta a Fernando Gaviria la sua prima vittoria al Giro d’Italia. Il colombiano è la nuova maglia rosa in virtù degli abbuoni e dei 13 secondi di vantaggio sul gruppo.
Secondo posto per Rudy Selig (Bora Hansgrohe) che precede l’ottimo Giacomo Nizzolo (Trek Segafredo), che ogni giorno continua a migliorare la sua condizione.

La terza tappa del Giro d’Italia numero 100 (Tortolì-Cagliari, 148 km) è l’ultima prevista in Sardegna e ha un profilo prevalentemente pianeggiante, con solo un GPM di 4 categoria al km 107 (Capo Boi).
Il via viene dato poco dopo le 13.20 e come nei primi due giorni la fuga decisiva nasce nei primi chilometri, con le squadre che ne fanno parte che sono sempre le stesse: è infatti presente un uomo Wilier Triestina, Eugert Zhupa (seconda fuga in tre giorni); un Gazprom Rusvelo, Ivan Rovny; un CCC Sprandi, Jan Tratnik ed un Dimension Data, Kristian Sbaragli.
Dopo 11 chilometri il vantaggio dei battistrada è già di 2 minuti e 15 secondi e rimane costante fino al traguardo volante dopo il quale si rialza il corridore della Dimension Data, che si fa riassorbire dal gruppo tirato sempre dalla Lotto Soudal della maglia rosa Andrè Greipel. Il distacco rimane praticamente costante fino fino al GPM di giornata, dopo il quale il gruppo inizia ad organizzarsi per preparare la volata, con Lotto Soudal, Orica Scott e Quickstep tra le squadre più attive. In questa fase sono da segnalare molte forature, che coinvolgono Steve Morabito (FDJ), Carlos Verona (Orica Scott) e Ilnur Zakarin (Katusha), che come ieri si trova costretto ad inseguire con tutta la squadra.
Il gruppo ormai mette nel mirino la fuga, dove è rimasto solamente Tratnik  dopo che Zhupa e Rovny si sono rialzati, e raggiunge il polacco a 20 km dalla conclusione.

A 10 chilometri dalla fine la Quickstep con Bob Jungels apre un ventaglio dove rimangono Gaviria, Nizzolo, Selig, Haas, Greipel e Siotsu, ma poco dopo la maglia rosa per un problema tecnico è costretto a rialzarsi ed essere raggiunto dal resto del gruppo, che a 6.5 km dalla fine si trova a 20 secondi dai battistrada.
Il distacco continua ad essere circa di 20 secondi ma il gruppo comincia ad organizzarsi grazie al lavoro sia delle squadre interessate alla tappa sia di quelle con uomini classifica.
I fuggitivi entrano nell’ultimo chilometro con 15 secondi di vantaggio con Bob Jungels in prima posizione e Gaviria a ruota di Nizzolo.

Ai 350 metri prova ad anticipare tutti Haas, ma Gaviria oggi è assolutamente imbattibile e con una grande progressione batte Selig e Nizzolo, per la sua prima vittoria in carriera al giro d’Italia e la terza sul suolo italiano, che vale per lui la Maglia Rosa.
Il gruppo giunge a 13 secondi da Gaviria e viene regolato da Ewan su Modolo e Nizzolo.

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