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Ciclismo, Giro d’Italia 2022: presentate le sei tappe di alta montagna

Giro d'Italia bandiera
Giro d'Italia bandiera - Foto Andrea Miola

Sono state ufficialmente presentate le sei tappe di Alta Montagna che promettono spettacolo al Giro d’Italia 2022. A cominciare dalla Avola-Etna, fino al Rifugio Sapienza, ormai diventata un classico, per poi passare alla Isernia-Blockhaus, la Rivarolo Canavese-Cogne, la Salò-Aprica, la Ponte di Legno-Lavarone e la Belluno-Passo Fedaia (Marmolada) con San Pellegrino e Pordoi come Cima Coppi (2239 m).

“Con queste sei tappe di alta montagna  è chiaro che anche il Giro d’Italia 2022 sarà duro – dichiara il vincitore del Giro d’Italia 2021 Egan Bernal. Già il primo arrivo in salita, quello sull’Etna, sarà importante e potrebbe tagliare fuori dalla lotta per la Maglia Rosa chi non si farà trovare al 100%. Poi ci saranno salite mitiche come il Mortirolo dove grandi campioni hanno scritto pagine importanti, come Pantani e tanti altri. Sarà un Giro bellissimo da vedere e da fare, e le sei tappe di montagna risulteranno decisive per la classifica generale”.

Queste le sei frazioni di Alta Montagna:

AVOLA – ETNA (Rifugio Sapienza): (166 km – 3590 m) Tappa nell’entroterra siciliano con arrivo in salita. Da Avola si tocca il centro del Barocco Siciliano a Noto per poi passare nelle zone di Pantalica e Vizzini nell’avvicinamento al vulcano. La salita finale si conclude al rifugio Sapienza.

ISERNIA – BLOCKHAUS: (187 km – 4990 m) Percorso in salita fin dai primi chilometri da Isernia verso Rionero Sannitico. Si sfiora il Macerone per poi raggiungere il primo scollinamento a Roccaraso. Fino a Guardiagrele si percorre l’unico tratto abbastanza tranquillo e prevalentemente in discesa. Inizia poi la doppia scalata al Blockhaus. Da Pretoro di raggiunge Passo Lanciano per poi scendere a Lettomanoppello e, dopo aver contornato la base della Majella, salire all’arrivo da Roccamorice come nel 2017, con il finale con pendenze in doppia cifra lungo la serie finale di tornanti.

RIVAROLO CANAVESE – COGNE: (177 km – 4030 m) Tappa con salite molto lunghe ma senza eccessive pendenze. Partenza da Rivarolo Canavese e avvicinamento lungo la Dora Baltea per entrare nella Vallée fino a raggiungere il capoluogo. Si scalano Pila fino a Le Fleurs, Verrogne e Cogne per concludere nel Parco Nazionale del Gran Paradiso che compie 100 anni. Oltre 46 km degli ultimi 80 saranno tutti in salita.

SALÒ – APRICA (Sforzato Wine Stage): (200 km – 5440 m) Tappa classica della Valtellina con una sequenza di salite. Partenza da Salò per portarsi dentro la val Sabbia e dopo Bagolino scalare il Goletto di Cadino. Risalita la Val Camonica si scala il Mortirolo da Monno per poi scendere a Grosio e percorrere le strade del vino Sforzato cui è dedicata la tappa scalando Teglio (località che dà il nome alla vallata) e quindi giungere a Aprica attraverso il Valico di Santa Cristina su cui l’ultimo passaggio fu nel 1999.

PONTE DI LEGNO – LAVARONE: (165 km – 3740 m) Tappa di montagna divisa in due parti. Partenza in salita verso il Passo del Tonale seguita da un tratto di oltre 70 km sempre sostanzialmente in discesa. Dopo l’attraversamento dell’Adige si scala la salita di Palù di Giovo (feudo dei Moser), passando dalla Valle di Mocheni per raggiungere Pergine Valsugana e il finale che da sollo merita tutte le stellette di difficoltà della tappa. Dopo Pergine si scala il Passo del Vetriolo da un versante inedito e la salita del Menador con i suoi tornanti stretti e le gallerie tipiche delle strade intagliate nella roccia per ragioni belliche. Scollinato il GPM di Monte Rovere pochissimi chilometri ondulati porteranno un gruppetto molto ridotto all’arrivo.

BELLUNO – MARMOLADA (Passo Fedaia): (167 km – 4490 m) L’ultimo arrivo in salita del Giro d’Italia 2022. Partenza da Belluno con una breve digressione lungo la valle del Piave tra Sedico, Santa Giustina e la Certosa di Vedana. Si entra quindi nella valle del Cordevole che si risale attraverso Agrodo e Cencenighe. Inizia lì il trittico di salite finale con il Passo di San Pellegrino (pendenze oltre il 15% dopo Falcade) seguito dal Passo Pordoi (Cima Coppi 2022) e infine dal Passo Fedaia con il famoso drittone di Malga Ciapela che sempre sopra il 10% raggiunge pendenze del 18%. Non si percorrono i Serrai di Sottoguda la cui strada è stata cancellata dalla tempesta Vaia di cui la tappa tocca molti luoghi simbolo. Dopo 14 anni la Marmolada è nuovamente sede di arrivo.

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