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I 2669 metri di Sölden certificano il ritorno ad alto livello di Tejay van Garderen. Lo statunitense, ieri in difficoltà e arrivato a un minuto e mezzo dagli altri uomini di classifica, si riscatta andando a vincere la 7ª tappa del Giro di Svizzera 2016. Un’azione fenomenale quella del corridore della Bmc, che è scattato sulla durissima salita finale e non è stato più ripreso. Una reazione da campione, per un corridore potenzialmente molto forte, ma a cui è sempre mancato qualcosa nei grandi giri. Secondo il giovane talento dell’Astana Miguel Angel Lopez, che ha preceduto Warren Barguil, che sfila la maglia gialla di leader a Wilko Kelderman.
Tappa lunga (224 km) quella che da Arbon conduce i corridori a Sölden. Il gruppo lascia fare Iljo Keisse (Etixx) e Matthias Brändle (IAM), che vanno in avanscoperta e guadagnano sino a 11 minuti di vantaggio. È un lento avvicinamento alla terribile asperità finale, 12.3 km al 10% di pendenza media con un tratto centrale al 14%. Ai piedi della salita, Keisse non risce a tenere il ritmo di Brändle e si stacca: il giovane austriaco deve difendere circa 7’ sul gruppo, ma l’ascesa è davvero interminabile e la stanchezza non può che prendere il sopravvento con 214 chilometri di corsa già nelle gambe.
Ai meno 8 dal traguardo Vasil Kiryenka, gregario di Geraint Thomas, inizia a menare l’andatura: il vantaggio della testa della corsa scende inesorabilmente, mentre la maglia gialla Wilko Kelderman si lascia sfilare, abbandonando i sogni di poter conservare il simbolo del primato. Brändle viene ripreso ai meno 5 chilometri: l’austriaco si esibisce in un’impennata prima di farsi superare a doppia velocità dal gruppetto dei migliori. Il ritmo di Kiryenka è spezzato dall’attacco improvviso di Tejay van Garderen. Thomas non risponde e resta a ruota del compagno di squadra, mentre cerca di riportarsi sullo statunitense Warren Barguil (Giant Alpecin). Si muovono anche Pantano e Miguel Angel Lopez, con lo scalatore dell’Astana che raggiunge Barguil e chiude 2° a 15’’ da van Garderen. Terzo il francese della Giant, che si consola con la maglia gialla (Kelderman perde oltre 2’). Delude ancora una volta Geraint Thomas, giunto a 1’08’’ dal vincitore.
L’80° Giro di Svizzera sta per giungere alla battute finali. Domani è tempo di cronometro: i 16.8 km di Davos ridanno fiato agli scalatori e richiamano Fabian Cancellara al ruolo di protagonista. L’elvetico, dopo aver vinto la prova contro il tempo inaugurale, proverà a fare il bis. In classifica generale Barguil ha 21” su Lopez e 24” su Andrew Talansky.