Impresa epica, fantastica e straordinaria di Philippe Gilbert che vince il suo primo giro delle Fiandre e la sua terza classica monumento nella sua carriera.
Il belga accende la miccia con Boonen a 100 dall’arrivo per poi staccare tutti sul Kvaremont a 54 km dal traguardo senza farsi più riprendere.
Seconda posizione per Greg Van Avermaet che dopo essere caduto regola un gruppetto con Niki Terpstra (terzo) e Dylan Van Baarle (quarto).
Tanta sfortuna per Peter Sagan che cade a 15 dalla fine dopo essersi lanciato all’inseguimento del campione belga ed anche per Tom Boonen che fora ai piedi del Taienberg.
L’edizione numero 101 del giro delle Fiandre, seconda classica monumento della stagione, inizia alle 10.30 dalla Piazza Grande di Anversa (Antwerp) anche oggi sotto un gran sole, come visto nelle precedenti corse fiamminghe.
A differenza delle altre classiche o semiclassiche corse fino ad’ora, si parte con una certa tranquillità in gruppo che lascia già andare il primo tentativo di fuga, composta da: Julien Duval (AG2R-La Mondiale), Oliviero Troia (UAE Team Emirates), Marc McNally (Wanty-Groupe Gobert), Stef Van Zummeren, Michael Goolaerts (Verandas Willems-Crelan), Julien Morice (Direct Energie), Edward Planckaert (Sport Vlaanderen-Baloise) e Andre Looij (Roompot-Nederlandse Loterij).
Gli otto fuggitivi hanno appunto il via libera dal gruppo, sul quale guadagnano in breve 4 minuti, che diventano poi 7 e toccano il massimo vantaggio di 11.
Il gruppo controllato da BMC, Team Sky e Bora Hansgrohe mantiene il distacco costante sui 10-11 minuti, iniziando poi a diminuirlo con i passaggi sui primi due settori di pavè e il primo sull’Oude Kvaremont.
Poco dopo il primo passaggio sul Kvaremont si muovono dal gruppo in due, Mitchell Docker (ORICA – Scott) e Bert De Backer (Team Sunweb) sul quale guadagnano una trentina di secondi.
Il gruppo riprende però i due contrattaccanti sul settore di Haghooek, dove inizia ad aumentare sostanzialmente l’andatura in vista dei prossimi muri di Tenbosse e soprattutto Muro di Grammont.
Ai 100 km dalla conclusione il vantaggio dei fuggitivi è di 5’50’’ sul gruppo, tirato dalle squadre di principali favoriti ovvero BMC, Bora Hansgrohe e Trek Segafredo, mentre al momento rimane più nascosta la Quickstep.
Poco dopo arriva finalmente l’attesissimo Muro di Grammont: tantissima gente sin dall’inizio di questa storica asperità, che attendeva il suo ritorno da 5 anni.
Sul Muur è il Team Sky a prendere in mano l’iniziativa, ma decide di allungare Tom Boonen, seguito subito da Alexander Kristoff; allungo che crea grande selezione nel gruppo che si spezza in più tronconi, nel primo dei quali rimangono Tom Boonen, Philippe Gilbert, Alexander Kristoff, Matteo Trentin, Sep Vanmarcke, Jasper Stuyven, Luke Rowe, Bryan Coquard, Sylvan Chavanel, Gianni Moscon, Sacha Modolo, Marcej Bodnar e Arnaud Demare mente Greg Van Avermaet si trova addirittura nel terzo gruppetto, insieme ad Oliver Naesen e Lars Boom.
Poco dopo il secondo e il terzo gruppetto si riuniscono e dunque BMC e Bora Hansgrohe cominciano a collaborare, visto che i lori capitani si sono fatti soprendere e si trovano ora ad 1 minuto dal gruppo Boonen.
Nel gruppo oltre BMC e Bora lavorano Lotto Soudal, AG2R La Mondiale, Orica Scott e Bahrain Merida, ma il gruppo dei contrattaccanti non perde per il momento nulla e mantiene circa 1 minuto e 10.
Dopo il Kanarieberg il gruppo Boonen riprende i fuggitivi della prima ora, e a 65 km dalla conclusione si trovano dunque in testa 21 corridori, con 53 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore.
In questa fase ci sono 10 km di transizione da Kanarieberg e Oude Kvaremount, dove il gruppo inseguitore sta cercando di spremere tutte le energie per rientrare sul gruppo di testa prima del circuito finale.
Ai meno 55 dalla conclusione avviene il secondo passaggio sull’Oude Kvaremount dove attacca Philippe Gilbert che fa il vuoto scollinando con 22 secondi sugli ex compagni di fuga e 55 sul gruppo Sagan-Van Avermaet.
Poco dopo avviene una caduta per via di un cedimento meccanico di Sep Vanmarcke, dove viene coinvolto anche Luke Rowe.
Sul Paterberg Gilbert aumenta l’andatura, mentre da dietro Peter Sagan e Greg Van Avermaet rientrano sul gruppo di Tom Boonen, che ora si trova a 41 secondi dal battistrada della Quickstep.
Prima del Koppenberg si muovono dal gruppo inseguitore Fabio Felline e Dylan Van Baarle che guadagnano circa venti secondi; Gilbert ha dunque 40 secondi su questi due e 1 minuto sul gruppo.
Inizia il Taainberg e purtroppo Tom Boonen è costretto a dire addio a questo Fiandre per via di un problema meccanico; su questo muro attacca Peter Sagan che insieme a Greg Van Avermaet, Matteo Trentin, Oliver Naesen e Julian Offredo si lancia all’inseguimento di Philippe Gilbert che ora ha 54 secondi di vantaggio su questo gruppetto.
E’ poi la volta del Krusiberg per Gilbert e fuggitivi, con il vantaggio del belga che rimane costante sui 54-58 secondi sul gruppo inseguitore e 1’31’’ sul secondo gruppo.
Inizia l’ultimo passaggio sul Kvaremont e Peter Sagan attacca rimanendo insieme a Greg Van Avermaet e Oliver Naesen, ma poco dopo i tre cadono; riparte subito il corridore della BMC mentre devono attendere un po’ di più Sagan e Naesen.
Gilbert si invola dunque tutto solo sul Paterberg dove si muove Greg Van Avermaet seguito da Niki Terpstra che scollinano con 47 secondi di ritardo da Philippe Gilbert.
Nei successivi chilometri i due riprendono Dylan Van Baarle e continuano a recuperare su Philippe Gilbert che mantiene comunque 30 secondi di vantaggio che sono abbastanza rassicuranti.
Il belga infatti arriva al traguardo di Oudenaarde in solitaria ed esulta sollevando la bicicletta: vittoria straordinaria che rimarrà nella storia di questo sport.
La volata per il secondo posto viene vinta da Van Avermaet su Terpstra e Van Baarle mentre quella per il quinto viene vinta da Alexander Kristoff. Bene tanti italiani: Modolo, Pozzato e Colbrelli chiudono nella top10, ma anche Felline e Trentin hanno corso da assoluti protagonisti.
IL VIDEO DELL’ INCREDIBILE CADUTA DI SAGAN, VAN AVARMAET E NAESEN
L’ ordine di arrivo del Giro delle Fiandre 2017:
- Philippe Gilbert (BEL)
- Greg Van Avarmaet (BEL)
- Niki Terpstra (OLA)
- Dylan Van Baarle (OLA)
- Alexander Kristoff (NOR)
- Sacha Modolo (ITA)
- John Degenkolb (GER)
- Filippo Pozzato (ITA)
- Sylvain Chavanel (FRA)
- Sonny Colbrelli (ITA)