
Tadej Pogacar - Foto ERIC LALMAND/Belga/Sipa USA
La firma di Tadej Pogacar sul Giro delle Fiandre 2025. Il campione del mondo si conferma di un’altra categoria rispetto alla concorrenza e taglia per primo in solitaria il traguardo di Oudenaarde dopo 5:58.42 di gara. Prova di forza straordinaria da parte dello sloveno, che ha messo insieme ben cinque attacchi sui vari tratti in salita prima di staccare definitivamente la compagnia. L’allungo decisivo è arrivato all’ultimo passaggio sull’Oude Kwaremont a una quindicina di km dalla fine, quando nessuno degli altri ha saputo reagire allo scatto sul pavé di Tadej.
Alle spalle del vincitore ha chiuso Mads Pedersen, che ha regolato nella volata a ranghi ristretti Mathieu van der Poel e Wout Van Aert, rispettivamente terzo e quarto. Quinta posizione poi per Jasper Stuyven, davanti a Tiesj Benoot e Stefan Küng. Filippo Ganna si è aggiudicato lo sprint del gruppo per l’ottava posizione, mentre un ottimo Davide Ballerini ha centrato la top ten con la decima piazza. Per Pogacar si tratta del secondo successo nella Ronde dopo quello del 2023, che porta così a otto il totale delle sue vittorie nelle Classiche Monumento. Il campione iridato stacca così van der Poel, fermo a quota sette, e aggancia Rik Van Looy al sesto posto all-time di questa speciale classifica.

BELGA PHOTO DAVID PINTENS (Photo by DAVID PINTENS/Belga/Sipa USA)
La cronaca della gara
Pronti via e subito i primi attacchi, ma bisogna aspettare più di mezz’ora di corsa per trovare la fuga buona. Alla fine il tentativo che va a buon fine è quello di Elmar Reinders, Alessandro Romele, Connor Swift, Rory Townsend, Marco Haller, Victor Vercouillie, Timo Roosen e Sean Flynn. Nel gruppo avvengono un paio di caduti che coinvolgono diversi uomini della UAE come Politt, Narvaez e Wellens, con il risultato che Pogacar rimane da solo o quasi per gran parte della gara. A 130 km dal traguardo una caduta coinvolge anche van der Poel, ma fortunatamente senza conseguenze per lui.
Ai -100 attaccano Tiesj Benoot, Stefan Kueng, Vito Braet e Davide Ballerini, poi è la volta di Filippo Ganna, che riesce ad uscire dal gruppo e in un paio di km si ricongiunge con la testa della corsa. Il vantaggio dei battistrada sul gruppo è di poco superiore al minuto, ma le formazioni dei big si mettono al lavoro e il gap si riduce sensibilmente. Tutto è pronto per l’attacco del fuoriclasse sloveno, che infatti arriva puntuale all’imbocco dell’Oude Kwaremont; risponde un ritrovato Van Aert, mentre VDP viene preso di infilata ed è indietro. Il campione in carica però con uno slalom impressionante in salita ritorna sotto e si forma un gruppetto di cinque in testa che comprende anche Jorgenson e Pedersen.
Pogacar implacabile quando la corsa entra nel vivo
Sul Paterberg arriva invece la fucilata di van der Poel, alla quale resiste solo Pogacar, ma nel tratto successivo rinvengono anche gli altri tre che facevano parte del gruppetto e si ristabiliscono gli equilibri. Lo sloveno prova un altro attacco sul Taaienberg, e questa volta rimangono in scia solamente VDP e Pedersen, e se ne vanno via in tre. Sul successivo Kruisberg fa la differenza ancora una volta il campione del mondo, con il solo van der Poel a tenere il ritmo. I due prendono il largo da soli, ma in pianura poi rallentano e arriva il nuovo ricongiungimento, con Pedersen, Stuyven e Van Aert che tornano sotto.
Prima del terzo passaggio sull’Oude Kwaremont prova ad anticipare tutti Van Aert, che prende qualche decina di metri di vantaggio, ma non può nulla quando Pogacar attacca per la quinta volta: è lo scatto decisivo, perché nessuno riesce a rimanere a ruota. Ci prova inizialmente van der Poel, ma dopo pochi metri deve alzare bandiera bianca: lo sloveno se ne va così in solitaria. Dietro non ne hanno più nemmeno per provare il recupero in pianura, e Tadej prende definitivamente il largo sul Paterberg. Con 25″ da gestire negli ultimi 12 km non ci sono problemi per lo sloveno, che si invola verso il secondo Giro delle Fiandre della carriera.

Ordine di arrivo Giro delle Fiandre 2025
- Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) 5:58.42
- Mads Pedersen (Lidl – Trek) +1:01
- Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck) +1:01
- Wout Van Aert (Team Visma Lease a Bike) +1:01
- Jasper Stuyven (Lidl – Trek) +1:04
- Tiesj Benoot (Team Visma Lease a Bike) +1:51
- Stefan Küng (Groupama FDJ) +1:53
- Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) +2:19
- Ivan Garcia Cortina (Movistar Team) +2:19
- Davide Ballerini (XDS Astana Team) +2:19

BELGA PHOTO DIRK WAEM (Photo by DIRK WAEM/Belga/Sipa USA)
Le pagelle della Ronde
Tadej Pogacar, voto 10 e lode: non ci sono aggettivi, è il più forte di tutti e lo ha dimostrato per l’ennesima volta. Ci ha provato per cinque volte e alla fine è riuscito a fare il vuoto lasciando gli altri sul posto: quando c’è Pogacar è difficile non partire già battuti.
Mathieu van der Poel, voto 8: l’unico che per larghi tratti della gara è riuscito a tenere il passo di Pogacar, ma alla fine ha dovuto inchinarsi anche lui. Battuto da Pedersen allo sprint, può comunque consolarsi con la terza posizione. Cercherà il riscatto la prossima settimana alla Parigi-Roubaix, dove parte favorito per il tris consecutivo, ma il suo rivale sloveno venderà sicuramente cara la pelle.
Wout Van Aert, voto 8: risposta da campione dopo la debacle di mercoledì nella Dwaars door Vlaanderen. Quello di cui aveva bisogno per scacciare i fantasmi, chiedergli di più era impossibile dato che Pogacar è di un’altra categoria. Non gli riesce lo spunto nel finale per andare a podio, ma rimane la grande gara disputata. Iniezione di fiducia per il futuro.
Mads Pedersen, voto 8: solita grande generosità da parte del danese, che paga qualcosa sugli strappi di Pogacar ma poi fino a quando è nelle sue corde ritorna sotto. Alla fine si prende un meritato secondo posto grazie ad uno sprint d’autore, per quello che è il suo quarto podio nelle Monumento: gli manca la vittoria, ma sicuramente ci riproverà.

BELGA PHOTO DIRK WAEM (Photo by DIRK WAEM/Belga/Sipa USA)
Gli azzurri
Filippo Ganna, voto 7: ha fatto tutto quello che era nelle sue possibilità. La strategia di prendersi un vantaggio da gestire nei muri finali era corretta, ma purtroppo per lui dietro hanno alzato il ritmo e si sono riportati implacabilmente sulla testa della corsa. Corona comunque una giornata positiva vincendo lo sprint di gruppo per l’ottavo posto finale.
Davide Ballerini, voto 7: una delle migliori giornate della sua carriera. È protagonista dell’attacco nelle fasi centrali della gara e alla fine chiude con uno splendido decimo posto grazie alla volata di gruppo.