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Ciclismo, Giro del Delfinato 2023: il percorso e le altimetrie delle otto tappe

Jonas Vingegaard
Jonas Vingegaard - Foto LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI

Il percorso e le altimetrie del Giro del Delfinato 2023, storica corsa a tappe francese in programma dal 4 all’11 giugno. L’appuntamento transalpino anticipa di poche settimane il Tour de France e non a caso saranno presenti alcuni dei big più attesi per la Grande Boucle. Il corridore più ricercato sarà senza dubbio Jonas Vingegaard, pronto a tornare in competizione dopo una pausa di diverse settimane. Attenzione però anche David Gaudu, Mikel Landa, Enric Mas, Adam Yates, Julian Alaphilippe, Egan Bernal, Giulio Ciccone e Richard Carapaz che sono tutti per il momento confermati al via del Delfinato 2023.

GIRO DEL DELFINATO: CALENDARIO TAPPE, ORARI DIRETTA TV E STREAMING

STARTLIST E FAVORITI

Questa edizione della corsa francese prevede otto tappe, con un percorso che complessivamente strizza l’occhio ai passisti scalatori esattamente come il Tour de France. Le prime tre frazioni, pur non essendo pianeggianti, non presenteranno particolari difficoltà a livello altimetrico. Alla quarta giornata la cronometro, che rappresenterà un vero e proprio spartiacque visto che da quel momento le cose si inizieranno a fare decisamente più serie. La seconda metà della corsa infatti sarà un’escalation di salite e arrivi esplosivi, con i big della generale che saranno chiamati a fare al differenza. Andiamo quindi a scoprire il dettaglio di ogni tappa, con la rispettiva descrizione e altimetria.

Prima tappa, domenica 4 giugno

Chambon-sur-Lac – Chambon-sur-Lac (157,7 km)

La frazione inaugurale del Giro del Delfinato 2023 proporrà ai corridori un totale di cinque GPM, ma tutti di quarta categoria e molto brevi. In particolare il finale sarà all’interno di un circuito, da percorrere tre volte e con all’interno la Côte du Rocher de l’Aigle che con i suoi 1000 metri al 7,3% medio potrebbe regalare qualche emozione per evitare una volata di gruppo. L’ultimo passaggio sulla salita sarà ai -11 km dal traguardo.

L’altimetria

Seconda tappa, lunedì 5 giugno

Brassac-les-Mines – La Chaise-Dieu (167,3 km)

La seconda tappa non si discosta molto dalla prima, visti i due GPM di terza categoria e i due di quarta prima del traguardo. A 10 km dalla conclusione verrà affrontata la Côte des Guletes (1000 metri all’8%), poi nel finale la strada tenderà a salire pur senza particolari pendenze. Ancora una volta potrebbero quindi essere i finisseur più esplosivi ad avere la meglio sul resto del gruppo.

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Terza tappa, martedì 6 giugno

Monistrol-sur-Loire – Le Coteau (191,3 km)

Sulla carta la giornata più agevole e dedicata ai velocisti puri, visto che i due GPM in programma non dovrebbero minimamente mettere in difficoltà i corridori. Una giornata tranquilla per gli uomini di classifica, che dall’indomani dovranno invece iniziare a rimboccarsi le maniche.

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Quarta tappa, mercoledì 7 giugno

Cours – Belmont-de-la-Loire (31,1 km – cronometro)

Il primo scossone in classifica generale arriverà con questa cronometro individuale, dal percorso molto particolare ed esigente. Poca pianura, tanti saliscendi pur senza particolari pendenze. Non la classica cronometro da specialisti, ma chi non sarà in giornata potrebbe ritrovarsi con un fardello molto pesante nella generale.

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Quinta tappa, giovedì 8 giugno

Cormoranche-sur-Saône – Salins-les-Bains (191,1 km)

In attesa delle grandi salite, la quinta frazione potrebbe sorridere alle fughe ma teoricamente anche agli uomini di classifica. In tal senso il punto chiave sarà nel finale, con il GPM di seconda categoria della Côte de Thesy (3,5 km alla media dell’8,8%) che terminerà a 15 km dalla conclusione. I restanti chilometri saranno quasi interamente in discesa, con una breve interruzione in falsopiano.

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Sesta tappa, venerdì 9 giugno

Nantua – Crest-Voland (168,2 km)

Il trittico finale inizia con la sesta frazione, che prevede un finale esplosivo anche se non troppo impegnativo dal punto di vista delle pendenze. Negli ultimi 30 km la pianura sarà assente, con tre GPM in rapidissima sequenza pronti a segnare la corsa.  Ad aprire le danze sarà il Col des Aravis, che misura 7,8 km con una pendenza media del 5,7%. Dopo la discesa ci sarà subito l’attacco della Côte de Notre-Dame-de-Bellecombe (3,2 km al 6,1%) che terminerà a 3,5 km dall’arrivo. L’ultimo strappo porterà fin sul traguardo, con una pendenza media del 6,6 % sugli ultimi 2300 metri di giornata.

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Settima tappa, sabato 10 giugno

Porte-de-Savoie – Col de la Croix de Fer (147,7 km)

E’ molto probabilmente la frazione regina del Delfinato 2023. Dopo i primi 50 km pianeggianti, i corridori si troveranno di fronte due GPM “hors categorie” e un prima categoria in vetta al quale è posto l’arrivo, a oltre 2000 metri sul livello del mare. La prima fatica di giornata sarà il lunghissimo Col de la Madeleine, oltre 25 km alla media del 6%. Poi l’altrettanto lunga discesa e 15 km in fondovalle prima di attaccare il gran finale, con il Col du Mollard (18,5 km al 5,8% medio) che anticiperà l’ascesa finale al Col de la Croix de Fer: una salita di 13,1 km con una pendenza media del 6,2% ma con la seconda parte costantemente sopra il 7-8%.

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Ottava tappa, domenica 11 giugno

Le Pont-de-Claix – La Bastille Grenoble (152,8 km)

Ancora salite per l’ultima e decisiva tappa, che si presta sulla carta a imboscate e attacchi da lontano qualora qualcuno volesse provare a ribaltare la situazione in classifica. Se i primi due GPM di giornata potrebbero risultare interlocutori, la corsa potrebbe infiammarsi a poco più di 50 km dall’arrivo con il durissimo Col du Granier (9,6 km alla media dell’8,6%). Da quel momento la pianura sarà totalmente assente, perchè i corridori dovranno affrontare in rapidissima successione il Col du Cucheron (7,7 km al 6,2%) e il Col de Porte (7,4 km al 6,8%) prima della picchiata di 15 km verso Grenoble. Qui però ci sarà lo strappo finale: 1800 metri spettacolari, alla media del 14,2%, al termine dei quali sarà incoronato il vincitore del Giro del Delfinato 2023.

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