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“In questo 2020 non mi sono fatto mancare niente, compreso questo maledetto virus che c’è in circolazione: spero di uscirne presto e poi di programmare il 2021. Di sicuro sarà importante l’Olimpiade, sia il titolo a cronometro che in pista. C’è tanta carne al fuoco anche per l’anno che viene, speriamo che tutto vada bene”. Lo ha detto il campione del mondo a cronometro Filippo Ganna, intervistato ai microfoni di Sky Sport. “Il quartetto per l’Europeo? E’ partito con le pezze, perché doveva gareggiare il quartetto A, invece ci sono stati cambiamenti, però si é difeso bene. Il Giro d’Italia? E’ stato qualcosa di spettacolare quando ho indossato subito la maglia rosa. Sono entrato nel cuore di gente che magari non sapeva cos’era. Sono felice di avere contribuito a far innamorare la gente verso questo sport che magari era stato messo un po’ da parte, ma anche di avere ricevuto tanto calore. Ringrazio molto i tifosi ai bordi della strada. Durante la corsa, quando pensi di mollare, magari arriva l’incitamento di un tifoso, o una scritta a terra, e dai di più“.
“L’anno prossimo ho nel mirino l’Olimpiade, ma perché non mettere dentro anche qualche classica? Vincere la Sanremo mi piacerebbe tanto, ma anche il Fiandre o la Roubaix – ha proseguito Ganna -. Non mi aspettavo di arrivare in fondo al Giro, né tantomeno di vincere una tappa in linea. Cambiamento generazionale? Stanno venendo su giovani interessanti, che voglio ritagliarsi un posto importante. Non si è arreso al ricambio Sagan che, quando vinse la tappa al Giro, mi ha messo alla frusta e mi ha fatto perdere diversi mesi di vita, soprattutto sull’ultimo strappo. Però, ha fatto vedere il proprio valore. Alaphilippe? Ha fatto vedere che possiede numeri incredibili. E’ bello gareggiare con certi avversari, aiuta a migliorarti”.
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