Ciclismo

Ciclismo, Davide Cassani: “Giro d’Italia? Spero venga recuperato. È un simbolo della nostra rinascita”

Il commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo, Davide Cassani

Il ct dell’Italbici, Davide Cassani ha raccontato come sta trascorrendo questi difficili giorni dalla sua abitazione di Faenza a Sky Sport24: “Sono rinchiuso in queste quattro mura sperando che la situazione migliori il prima possibile. Nei primi giorni di quarantena non ho fatto niente e lo sport mi mancava, da quando ho ripreso a fare un po’ di attività sportiva sto meglio. Un po’ bisogna muoversi“. Il coach azzurro ha parlato anche del Giro d’Italia che a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19 è stato posticipato: “Penso ci sia la possibilità di recuperarlo ad agosto o ad ottobre. Tutto dipenderà da quando ci saranno i Giochi ma sarà fondamentale non perderlo in questo 2020: non è solo una corsa ma un evento, e può essere un simbolo della nostra rinascita, come accadde nel dopoguerra. Il Giro è una festa, è il ciclismo che ha bisogno della gente, è un abbraccio. Lo vedi quando arriviamo ai luoghi di partenza o al traguardo, e non è seguito solo dai tifosi. Quando ci sarà di nuovo, sarà una festa ancora più bella“.

Cassani vuole essere fiducioso: “La speranza è ripartire nel mese di giugno, se ci riusciremo potremo recuperare tutto. Intanto il Giro potrebbe partire dalla Sicilia e non dall’Ungheria: sono convinto che Rcs potrà organizzare un grande Giro anche in poche settimane. E il mese di settembre potrebbe essere l’ideale per recuperare le classiche monumento. Noi italiani abbiamo qualche difficoltà in più. Nibali sarà competitivo ancora per qualche anno ma non è più un ragazzino, mi auguro che Aru possa tornare quello di due-tre anni fa, Ciccone sta crescendo molto bene ma deve migliorare a cronometro, che è il suo tallone d’Achille“.

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