Ciclismo

Ciclismo, Cipollini: “Ho rischiato di morire. Pantani? E’ stato ucciso”

Mario Cipollini - foto di Eric HOUDAS CC-BY-SA-3.0,2.5,2.0,1.0

“Le biopsie hanno dato una risposta dura: miocardite linfocitaria. Malattia seria, non si scherza e può portare a estreme conseguenze. La mamma di un caro amico è morta per i postumi di questa malattia. I medici hanno scoperto che la mia è dovuta a un virus. Non c’è una cura, solo riposo totale”. Queste le parole di Marco Cipollini in un’intervista esclusiva rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’. L’ex ciclista nei giorni scorsi è stato ricoverato per un problema cardiaco ad Ancona e l’esito è stato una miocardite importante, che causa il 20% delle morti improvvise in giovane età.  Roberto Corsetti, il medico conosciuto alla Liquigas e diventato un amico ammette: “Il problema è molto più serio di quello che si potesse pensare. Sì, Mario ha rischiato di morire. Ma lui, non sappiamo se in due, tre mesi o quanto, tornerà quello di prima. Cipollini però non molla: “Riempio le giornate leggendo. Studio, m’informo. Sto bene, ma mi sento un po’ apatico: spero che a gennaio mi ‘liberino”. Un altro passaggio fondamentale dell’intervista è quando si parla della morte di Marco Pantani:Marco non si è ucciso. Non lo avrebbe mai fatto. Marco è stato ucciso. Hai visto com’era conciato? Come fai a conciarti così da solo?“, ha sentenziato Cipollini.

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