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Mario Cipollini, oggi, si è lasciato andare in un lunghissimo attacco al CT della nazionale Davide Cassani durante una diretta Facebook. Il campione del Mondo di Zolder 2002 se l’è presa con l’ex telecronista Rai innanzitutto poiché questi lo aveva accusato anni fa, con un post su Facebook, di essere il “cancro del ciclismo” poiché aveva deluso migliaia di persone che credevano in lui dopo un’inchiesta del 2013 della Gazzetta sul presunto uso di doping da parte del Re Leone durante la sua carriera.
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Cipollini ha esordito, innanzitutto, accusando Cassani di averlo fatto poiché spinto da terzi che avevano un interesse politico a colpire l’ex sprinter toscano. Dopodiché, Mario ha giurato di non essere mai risultato positivo e ha chiesto a Cassani di giurare a sua volta di non essere mai stato trovato positivo. In seguito, il nativo di Lucca ha alzato ulteriormente i toni e ha tacciato il ct di essere: “Un burattino nelle mani del sistema”.
Ma il Re Leone non si è certo fermato qua e ha proseguito mettendo in dubbio anche il lavoro di Cassani come commissario tecnico e accusandolo, nuovamente, di occupare una certa posizione grazie alla sponsorizzazione di terzi. “Hai più sponsor sulla maglia te che gli atleti in corsa” – affonda Cipollini – “Da commissario tecnico non hai insegnato niente, poiché non hai imparato niente. Io ho le immagini di commissari tecnici come Martini e Ballerini che al massimo sulla maglia avevano la scritta ‘Italia’. Alfredo, poi, girava sempre in giacca e cravatta. Ma lui per noi è come Cristo sul Crocifisso”. “I corridori, per me, sono o Leoni o Pecore” – afferma il Re Leone – “Tu sei pecora. Non sei mai partito per una corsa con l’obiettivo di vincere come me”.