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“Ma viviamo nell’incertezza” spiega Cassani, “perché non abbiamo alcuna sicurezza anche se fra qualche giorno ci potrebbe essere la possibilità di allenarci, di uscire per strada individualmente, e la speranza è ad agosto di cominciare le gare“. Circa lo slittamento in autunno del Giro d’Italia, Cassani ricorda che “abbiamo avuto anche negli ultimi anni dei Giri in cui sono state annullate delle tappe perché alcune salite erano impraticabili e poi un ottimo ottobre”.
“Speriamo che anche in questo 2020 ci siano temperature gradevoli. E’ un rischio ma non abbiamo alternative, speriamo si possano fare le grandi montagne, ci vuole anche un po’ di fortuna” aggiunge il Ct azzurro, che parla anche del fatto che il ciclismo italiano fatichi a produrre gli scalatori di una volta: “Serve un calendario all’altezza. Fino a 2-3 anni fa non avevamo grandi corse a tappe in Italia e i nostri giovani, i nostri dilettanti si misuravano su percorsi non difficilissimi. Per questo abbiamo spinto per ripristinare il Giro under 23 e nei prossimi anni potremo tornare ad avere grandi scalatori“.
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