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“Cos’ha in più il Tour de France rispetto al Giro d’Italia? Si, è vero, loro sono nati sei anni prima, ma perché è la corsa più importante al Mondo? Questa mattina, leggendo l’Équipe, mi sono venute le lacrime agli occhi perché oggi, al Tour de France, erano dedicate ben 13 pagine più la foto gigante in prima“. Comincia così il pensiero di Davide Cassani su Tuttobiciweb. L’ex ct della Nazionale italiana di ciclismo ha infatti sottolineato l’enorme differenza di copertura che la stampa francese e quella italiana dedicano a Tour de France e Giro d’Italia, rispettivamente. Una differenza che si riflette anche in termini pratici, visto che, ormai da anni, non esiste una squadra italiana nel World Tour: “In Francia, durante il Tour, i giornali, sportivi e non, mettono la loro corsa in prima pagina, i telegiornali aprono con il Tour de France, il Presidente della Repubblica, almeno un giorno, si reca in visita, e milioni di stranieri prendono le vacanze per seguirlo. E tutto questo interesse cosa porta? Che loro, i francesi, hanno tre squadre World Tour e tre super squadre Professional, quindi sei squadre che partecipano alla corsa di casa. Noi non abbiamo una squadra World Tour da diversi anni e difficilmente riusciremo a metterne insieme una“.
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Lo stesso Cassani aveva provato a cambiare la situazione, con un progetto che però non ha avuto il benché minimo sostegno: “Lo sapete, io ci sto provando ma è davvero difficile trovare le risorse. Per cinque anni mi sono sbattuto insieme a Marco Selleri e Marco Pavarini per riportare nel nostro calendario il Giro d’Italia giovani. Qualcuno si è fatto avanti? Anche solo per dire: bravi, vi diamo una mano. Nessuno. Quelli del Tour organizzano da anni il Tour de l’Avenir, quest’anno ripropongono il Tour al femminile. In pratica aiutano e sostengono il ciclismo francese. In Italia abbiamo il più alto numero di cicloturisti al mondo, una delle corse a tappe più belle, dirette televisive che richiamano milioni di spettatori, appassionati che si muovono da casa per seguire da vicino le corse e poi? Telegiornali che neanche si accorgono delle nostre corse e giornali che non mettono una riga su gare di interesse internazionale“.
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