“Adesso c’è la possibilità di potersi allenare su strada, almeno è un passo in avanti“. Lo afferma il ct della nazionale di ciclismo, Davide Cassani, commentando con l’Adnkronos la prossima riapertura agli allenamenti sportivi individuali e l’attività motoria meno ingabbiata rispetto alla Fase 1 dell’emergenza coronavirus. Qualche giorno fa Cassani aveva lanciato un vero e proprio grido di dolore: “Lasciateci uscire, il collare si è fatto stretto”. Ci si chiede ora se il cambiamento sia anche dovuto a quelle dichiarazioni: “Se sono servite? Non lo so può darsi, io ho solo fatto delle considerazioni perché mi sembrava che si fosse giunti a una situazione diversa rispetto a una settimana prima. Credo che a questo punto si sia compreso che lo sport, soprattutto quello individuale, sia un beneficio“. Cassani boccia decisamente, infine, l’eventuale utilizzo dell’ormai onnipresente mascherina in fase di attività aerobica: “Sarebbe da evitarla perché toglie aria. Tanto che in passato”, quando gli stage di allenamento in montagna erano troppo costosi per i budget dell’epoca, “si usavano mascherine per simulare la scarsità di ossigeno dell’alta quota”.
Ciclismo, Cassani: “Fase 2 passo in avanti. Evitare mascherina durante attività”
Il commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo, Davide Cassani