Da qualche ora sta facendo il giro dei social network una foto che riempie di felicità tutti gli appassionati di ciclismo. Nell’istantanea, postata dall’amico argentino Francisco Vera, si vede Adriano Malori che sorride e alza il pollice, con al suo fianco l’ex pistard Ottavio Dazzan, in realtà argentino di Buenos Aires ma poi naturalizzato italiano. È la prima testimonianza visiva dopo il brutto incidente dello scorso 23 gennaio al Tour de San Luis: il corridore emiliano ha ora davanti un lungo percorso riabilitativo, ma il suo “ok” è foriero di speranza.
Adriano Malori si trova in un letto d’ospedale, dove tra l’altro lo scorso 28 gennaio ha compiuto ventotto anni, ormai da più di due settimane. Aveva perso i sensi a causa del brusco impatto sull’asfalto a velocità sostenuta. Quindi il coma farmacologico e il trasferimento nella clinica Fleni di Buenos Aires, dov’è tuttora ricoverato. Nei giorni scorsi era filtrato ottimismo con le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò e del commissario tecnico della Nazionale Davide Cassani. Parole rassicuranti, senza dubbio. Eppure, vedere il sorriso di Adriano è tutta un’altra cosa e testimonia in maniera diretta il progressivo miglioramento delle sue condizioni.
“Siamo qui con il prossimo campione olimpico o, qualora non facesse in tempo, con il prossimo campione del mondo a cronometro, Adriano Malori”, si legge sul post che ha accompagnato la foto, condivisa da Francisco Vera sul proprio profilo Facebook. Il forte cronomen della Movistar, peraltro vice campione del mondo della specialità, puntava forte sulla prova contro il tempo di Rio de Janeiro 2016. L’obiettivo resta ben impresso nella testa del parmigiano, anche se oggi è impossibile fare previsioni sul suo recupero. Tornerà, questo è certo. Che sia ad agosto per l’Olimpiade brasiliana, a ottobre per il Mondiale di Doha o nel 2017 poco importa.