In seguito ad un incremento di contagi da Covid-19 in Romania e in Bulgaria, l’Italia ha scelto la via della prudenza e, come spiegato su Twitter dal ministro della Salute Roberto Speranza, chiunque faccia rientro da uno di questi due paesi sarà costretto ad osservare un periodo di quarantena. Una notizia apparentemente poco importante per lo sport, se non fosse che 38 ciclisti italiani fossero impegnati nel Sibiu Tour, proprio in Romania. Tutti i corridori, non appena faranno rientro nella penisola, saranno quindi costretti a sottoporsi alla quarantena ed a saltare numerose corse, essendo ai box fino all’11 agosto. Di seguito i nomi dei 38 ciclisti:
Riccardo Stacchiotti, Simone Bevilacqua, Leonardo Tortomasi, Luca Wackermann, Francesco Manuel Bongiorno e Matteo Busato (Vini Zabù-Ktm); Luca Covili, Nicolas Dalla Valle, Filippo Fiorelli, Iuri Filosi e Matteo Pelucchi (Bardiani-Csf); Federico Zurlo, Andrea Guardini ed Emanuele Onesti (Giotti-Victoria); Davide Bais, Filippo Ferronato, Martin Nessler, Andrea Pietrobon e Gabriele Petrelli (Cycling Team Friuli); Michael Bresciani, Luca Raggio, Nicholas Rinaldi, Nicolas Nesi, Ivan Martinelli e Valter Ghigino (D’Amico-Tools); Davide Appollonio, Marco Tizza, Antonio Zullo, Riccardo Marchesini e Andrea Meucci (Amore&Vita-Prodir); Davide Rebellin (Meridiana-Kamen); Paolo Totò, Dario Puccioni, Raul Colombo, Federico Burchio, Antonio Santoro e Matte Rotondi (Work Service).