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I primi anni duemila del ciclismo rievocano grandi ricordi nella mente di più generazioni di appassionati, con eventi e personaggi che potrebbero essere definiti “nostalgici”. Citando quegli anni è impossibile, volente o nolente, incappare anche in Lance Armstrong: un atleta prima noto per una delle storie più incredibili dello sport, poi per quello che è stato forse il più grande “imbroglio” legato al doping. Al di là delle vittorie tolte e dei sette Tour de France consecutivi tolti al texano solo nel 2012, vi è un episodio davvero particolare che risale all’edizione 2003 della Grande Boucle.
Torniamo dunque con la memoria al 14 luglio 2003, quando si disputa la nona tappa da Le Bourg-d’Oisans a Gap: è l’ultima vera tappa alpina ed Armstrong aveva già conquistato la maglia gialla il giorno prima nella tappa con arrivo all’Alpe d’Huez, vinta da Iban Mayo. Nel finale della frazione, dopo il classico Col de Manse i corridori affrontano la Cote de la Rochette a cui segue la discesa conclusiva che porta all’arrivo di Gap. I migliori della classifica generale sono insieme in un piccolo gruppetto e davanti a Lance Armstrong c’è Joseba Beloki.
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Beloki, che molti appassionati ricorderanno, era un corridore basco che era reduce da tre podi consecutivi al Tour de France e l’anno prima aveva chiuso la Grande Boucle in seconda posizione proprio alle spalle di Armstrong per poi finire terzo anche alla Vuelta. Nell’approcciare una curva verso destra, lo spagnolo incappò in quella che si rivelò poi essere una chiazza d’olio riportata in superficie dalla temperatura torrida di quel 14 luglio. Beloki rovinò paurosamente a terra a causa del bloccaggio dei freni ed Armstrong per evitare di colpirlo scartò improvvisamente a sinistra con grande prontezza di riflessi.
Il resto è storia: la maglia gialla si ritrovò a tagliare la strada, attraversando un campo in sella alla sua bicicletta per poi scendere, scavalcare un fossato e rimontare in sella rischiando anche qualcosa vista l’elevata velocità degli altri corridori in quel tratto. Immagini davvero incredibili in un giorno che vide trionfare il kazako Vinokourov a Gap, ma che ebbe anche conseguenze sportivamente drammatiche per Joseba Beloki: il basco della ONCE infatti riportò fratture multiple tra cui quelle a femore, polso e gomito. Tornò a correre dopo svariati mesi ma senza più raggiungere i risultati precedenti alla caduta, che portò quella curva della Cote de la Rochette ad essere soprannominata Curva Beloki.
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