Marco Pantani, Paolo Savoldelli, Colle Fauniera. Bastano queste poche parole per far tornare alla memoria di tanti appassionati la spettacolare quattordicesima tappa del Giro d’Italia 1999, che lanciò nel grande ciclismo il nome del “Falco” bergamasco con una delle discese più incredibili della sua carriera. Un’impresa da ricordare e celebrare nel giorno del quarantasettesimo compleanno di Savoldelli.
Il 29 maggio la Corsa Rosa si porta da Bra a Borgo San Dalmazzo, una tappa molto dura per la presenza della lunghissima salita al Colle del Fauniera e la successiva ascesa alla Madonna del Colletto prima della discesa e la pianura fino all’arrivo. Sul Fauniera a fare la voce grossa è come sempre Marco Pantani: il “Pirata” attacca con il suo stile inconfondibile e stacca i diretti rivali, su tutti la maglia rosa Laurent Jalabert e manda in crisi anche il campione del mondo Camenzind. Perde terreno anche Ivan Gotti, così come Paolo Savoldelli che cerca di gestirsi al meglio non avendo il cambio di passo di Pantani.
In vetta al Fauniera Pantani continua a guadagnare ed ha già oltre due minuti su Savoldelli, che però si getta a capofitto nella pericolosa e tecnica discesa della montagna alpina. Eloquenti le immagini, che mostrano l’arrivo davvero a velocità doppia del “Falco” che plana letteralmente sul gruppetto di Pantani e dopo poche centinaia di metri lo stacca con naturale disinvoltura. Insieme a Savoldelli rientra anche Gotti.
Vedere Savoldelli pennellare curve in velocità è uno spettacolo per gli occhi, il bergamasco continua a guadagnare e stacca sull’ultima salita anche Gabriele Missaglia, ultimo componente della fuga di giornata rimasto in testa alla corsa. Alla fine Savoldelli vince la sua prima tappa in carriera al Giro d’Italia con 1’47” su Pantani, che quel giorno strappa la maglia rosa a Jalabert e il “Falco” vola in un sol giorno dall’undicesima alla seconda posizione in classifica generale, piazzamento che sarà anche quello finale.
Quel Giro d’Italia vedrà il dominio di Pantani fino ai noti fatti di Madonna di Campiglio, quando il “Pirata” venne escluso dalla Corsa Rosa per gli alti livelli di ematocrito. Savoldelli si rifiutò di indossare la maglia rosa quel giorno: un gesto umano e solidale verso un avversario di cui aveva grande stima. A vincere la corsa fu Gotti, ma il bergamasco sarà ricompensato dalle vittorie finali del Giro 2002 e 2005.