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Quando si parla di Marco Pantani, si apre un grande libro di ricordi ed emozioni che è difficile da raccontare con ordine. Sono molti gli spartiacque nella vita e nella carriera del “Pirata” di Cesenatico, che dopo la leggendaria doppietta Giro-Tour del 1998 subì il traumatico stop all’edizione 1999 della Corsa Rosa in quel di Madonna di Campiglio quando ormai si stava avviando alla conferma del trionfo di un anno prima.
I fatti di Madonna di Campiglio, avvolti ancora da tantissime ombre, portarono Pantani alla depressione e a mettere in serio dubbio il proseguo della carriera. In qualche modo comunque il fuoriclasse romagnolo si presentò al via del Giro d’Italia 2000, con una preparazione frammentaria e con pochissime gare nelle gambe. Inevitabilmente Pantani non poteva essere competitivo per la classifica generale e già all’Abetone dopo la nona tappa cedette diversi minuti ed il ruolo di capitano della Mercatone Uno a Stefano Garzelli.
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Uscito definitivamente di classifica, Pantani continuò a faticare oltremodo rispetto alle imprese degli anni precedenti. Tuttavia il Giro 2000 passa alla storia anche per la diciannovesima tappa, la Saluzzo-Briancon di 176 chilometri: sconfinamento in Francia dopo aver affrontato tra le altre salite il Colle dell’Agnello e il Col d’Izoard. La frazione ha inizio con Francesco Casagrande in maglia rosa, seguito da Garzelli a 25″ e Gilberto Simoni a 53″. Una situazione dunque davvero apertissima.
Pantani non inizia benissimo la corsa di quel 2 giugno 2000, staccandosi sul Colle dell’Agnello arrivando ad accusare circa un minuto di ritardo. Il Pirata però non molla, rientra con grande caparbietà e sull’Izoard è grandissimo protagonista in supporto a Garzelli. Il romagnolo infatti risponde agli attacchi di Simoni e allunga più volte, rischiando di mettere anche in difficoltà lo stesso compagno di squadra. Alla fine arrivano in quattro in vetta all’Izoard: solo Simoni e Casagrande infatti riescono a tenere il passo di Pantani e Garzelli, che deve molto al Pirata in questa tappa. Nella seguente discesa verso Briancon, Pantani non riesce ad allungare sugli altri corridori e dalle retrovie rientra la coppia della Mapei composta da Pavel Tonkov e Paolo Lanfranchi, con quest’ultimo che riesce ad andarsene da solo andando a vincere la tappa.
Per Pantani un secondo posto importante per la fiducia in vista del Tour ma soprattutto uno straordinario lavoro da gregario di lusso per Garzelli, che il giorno dopo nella particolare cronometro da Briancon al Sestriere ribalterà il Giro infliggendo oltre un minuto a Simoni e quasi due a Casagrande conquistando la maglia rosa e la vittoria finale della corsa.
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