12 maggio 1953, o l’inizio della fine di un’era. Sessantasette anni fa prendeva infatti il via la trentaseiesima edizione del Giro d’Italia, con la Milano-Abano Terme di 263 chilometri che vedeva l’olandese Willem van Est fregiarsi della prima maglia rosa. Nelle tre settimane a seguire, si scrivono le ultime pagine di una delle più grandi epopee della storia dello sport italiano. Ormai quasi 34enne, Fausto Coppi è ancora infatti in testa al gruppo ad emozionare migliaia di appassionati ma non molla nemmeno un 39enne Gino Bartali: il toscano dovrà accontentarsi di un quarto posto finale e per l’ultima volta i due rivali sono insieme protagonisti d’alta classifica.
Il grande rivale di Coppi in quel Giro si rivela essere lo svizzero Hugo Koblet: già vincitore della Corsa Rosa nel 1950, quando era passato alla storia come primo straniero a vincere il Giro, l’elvetico abbinava alla resistenza in salita lo straordinario talento di discesista. Un problema non da poco per Coppi, che anche quando riusciva a staccarlo se lo ritrovava poi nuovamente alla ruota, se non anche davanti, una volta scesi a valle.
Koblet aveva conquistato la maglia rosa già all’ottava tappa vincendo la cronometro di Follonica e non aveva più ceduto il simbolo del primato. Prima del ritorno a Milano per l’arrivo finale, ci sono però due tappe d’alta montagna. Nella diciannovesima frazione con arrivo a Bolzano, Coppi prova in tutti i modi a staccare Koblet senza però riuscirvi. Lo svizzero sembra fare un passo decisivo verso la vittoria finale, tanto che anche Coppi a fine tappa dichiara alla radio di accettare il secondo posto alle spalle di un grande campione come Koblet.
Il giorno dopo però si scrive un’altra storia. Per la prima volta il Giro d’Italia affronta il Passo dello Stelvio: Coppi risponde agli attacchi e stacca nettamente Koblet tra due muri di neve. Il Campionissimo arriva in vetta con oltre quattro minuti sullo svizzero, che recupera in discesa ma incappa in una caduta e in una foratura. Coppi così trionfa in quel di Bormio con oltre tre minuti su Koblet, a cui strappa in extremis la maglia rosa.
Il giorno dopo a Milano, Fausto Coppi celebra il suo quinto Giro d’Italia a tredici anni dal primo trionfo. E’ anche l’ultimo: l’anno dopo arriverà una vittoria al Giro di Lombardia e nel 1955 il secondo posto al Giro, ma un’epopea leggendaria lunga quasi vent’anni si sta chiudendo. Rivedere oggi quelle immagini in bianco e nero è un’emozione ancora unica.