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Nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, l’angolo del ricordo celebra Eugenij Berzin e la sua vittoria del Giro d’Italia 1994 quando per la prima volta un russo riuscì a conquistare la Corsa Rosa. Quell’edizione del Giro è passata alla storia anche per l’esplosione di un allora 24enne Marco Pantani, che conquistò un inaspettato podio chiudendo in seconda posizione e davanti allo spagnolo Miguel Indurain, dominatore al Tour in quegli anni e vincitori del Giro nel 1992 e nel 1993.
Berzin nelle settimane precedenti aveva vinto la Liegi-Bastogne-Liegi ed iniziò subito con il piede giusto la corsa nel prologo di Bologna arrivando a 2″ dal vincitore Armand de Las Cuevas e precedendo di tre secondi Indurain. Il russo poi vinse a Campitello Matese conquistando la maglia rosa alla quarta tappa e prendendo quasi un minuto di vantaggio. La definitiva esplosione di Berzin arriva all’ottava tappa: nella cronometro di 44 km da Grosseto a Follonica il russo rifila oltre due minuti e mezzo ad uno spento Indurain, che viene battuto anche da Las Cuevas e Bugno. Pantani soffre a cronometro e perde quasi sei minuti, uscendo per il momento dalla classifica.
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Il Giro 1994 entra nel vivo sulle Dolomiti, soprattutto grazie a quel giovane scalatore romagnolo allora sconosciuto ai più. Pantani regala spettacolo e si regala soprattutto le prime due vittorie da professionista, prima a Merano e poi all’Aprica dopo l’attacco sul Mortirolo che è rimasto nel cuore dei tifosi. Il “Pirata” risale posizioni e arriva addirittura a scalzare Indurain dal secondo posto, alle spalle della maglia rosa Berzin che per la prima volta dall’inizio del Giro sembra mostrare qualche segno di cedimento.
Dopo due tappe di transizione, l’8 giugno è il giorno della cronometro di 35 chilometri da Chiavari al Passo del Bocco. Alla partenza Berzin ha un margine di 1’18” su Pantani e 3’03” su Indurain, dal quale tutti si aspettano una grande prova. E il navarro in effetti torna sui suoi livelli abituali a cronometro, ma non fa i conti con un Berzin davvero sontuoso: il russo non ha niente da invidiare a Indurain per efficacia della posizione e vince la sua terza tappa al Giro.
Indurain chiude secondo a 20″ e Pantani comunque limita i danni arrivando terzo a 1’37” mantenendo quindi il secondo posto in una classifica generale che non cambierà fino a Milano, nonostante i tentativi di attacco a Berzin da parte dei suoi due rivali.
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