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L’angolo del ricordo nel ciclismo riporta l’Italia all’ultimo trionfo ai Mondiali su strada, una giornata davvero trionfale per i colori azzurri. La data è quella del 28 settembre 2008, il contesto quello del circuito cittadino di Varese. Il protagonista assoluto di questa storia è Alessandro Ballan, che conquista la vittoria più importante della carriera anche grazie ad una nazionale straordinaria e guidata dal compianto commissario tecnico Franco Ballerini. Andiamo quindi a rievocare quella giornata straordinaria.
La giornata è speciale già in partenza, perchè si tratta dell’ultima corsa ufficiale di Paolo Bettini: vincitore delle ultime due edizioni del Mondiale a Salisburgo 2006 e Stoccarda 2007, il “Grillo” annuncia il ritiro poche ore prima della corsa e punta almeno sulla carta a chiudere in bellezza. La squadra azzurra vanta comunque diverse punte e alternative: da Ballan a Cunego e Rebellin, quest’ultimo poi squalificato per una positività ai test anti-doping delle Olimpiadi di Pechino, dove poche settimane prima aveva vinto l’argento.
Il Mondiale di Varese si disputa sulla distanza di 260 chilometri, con la fuga di inizio giornata che prende il largo come previsto. L’Italia prende fin dall’inizio il comando delle operazioni, sapendo di avere a disposizioni diverse carte: l’obiettivo è avere una corsa dura, per eliminare dalla corsa al titolo diversi velocisti pericolosi. La gara di infiamma al dodicesimo dei 15 giri previsti nel circuito cittadino: uno scatto di Damiano Cunego porta via un gruppetto di circa dieci corridori, tra cui anche Bettini e Ballan. Una mossa che costringe al lavoro extra Spagna e Belgio, chiamate a ricucire lo strappo rispettivamente per i capitani Oscar Freire e Tom Boonen.
Alla fine è decisivo l’ultimo giro: sulla salita dei Ronchi gli italiani attaccano e portano via un gruppetto con all’interno Cunego, Rebellin e Ballan. Bettini rimane indietro e rinuncia al tris mondiale, tenendo con sè avversari peericolosissimi come Freire, Boonen e Valverde. Ma il numero di classe se lo inventa Alessandro Ballan, che a 3 chilometri dal traguardo trova ancora le forze per piazzare uno scatto secco: il pubblico di Varese impazzisce e l’azzurro, anche grazie alla collaborazione di Cunego e Rebellin che “rompono i cambi”, si invola a conquistare la maglia iridata di campione del mondo. A completare il trionfo azzurro c’è l’argento di Damiano Cunego, mentre Rebellin chiude quarto alle spalle del danese Breschel. Una giornata davvero storica, da rivivere nelle immagini e nelle parole di Auro Bulbarelli e Davide Cassani che commentarono per la Rai quel Mondiale.
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