L’angolo del ricordo quando si parla di ciclismo e grandi imprese rievoca tantissimi nomi, entrati ormai nella leggenda. Difficile però non iniziare da Marco Pantani, che forse più di tutti ha conquistato un posto nel cuore di milioni di appassionati, persone che nel “Pirata” hanno visto qualcosa di unico e speciale, in grado di cambiare completamente la percezione di uno sport.
Le imprese dello scalatore di Cesenatico sono state innumerevoli, ma sicuramente lo spartiacque della carriera è rappresentato dal trionfo al Tour de France 1998 che permette a Pantani di mettere a segno quella doppietta Giro-Tour nello stesso anno che ad oggi nessuno ha più centrato. Prima di lui c’erano riusciti solo nomi del calibro di Fausto Coppi, Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Stephen Roche e Miguel Indurain. In quell’edizione del Tour de France la tappa simbolo, rimasta ancora nelle menti degli appassionati, è quella del 27 luglio: si tratta della quindicesima frazione, il tappone alpino da Grenoble a Les Deux Alpes.
Il contesto è di quelli davvero da ciclismo epico. Pioggia battente e scalata al leggendario Col du Galibier, in maglia gialla il tedesco Jan Ullrich che prima della tappa vanta circa tre minuti di vantaggio su Pantani con il grande vantaggio della cronometro della penultima tappa tutta a favore del teutonico. Pantani ha già vinto la tappa pirenaica di Plateau de Beille, un successo parziale ed un eventuale podio finale sarebbero già un risultato grandioso dopo la vittoria del Giro d’Italia poche settimane prima. Il “Pirata” però non è dello stesso parere e attacca sul Galibier a circa 50 chilometri dall’arrivo.
Le immagini parlano più di mille parole: l’andatura di Marco è forsennata, mentre Ullrich accusa e va incontro ad una crisi nera. Pantani scollina sul Galibier con già oltre due minuti, si lancia in discesa dopo essersi fermato per indossare la mantellina e arriva insieme ai fuggitivi della prima ora ai piedi della salita finale di Les Deux Alpes. Qui il vantaggio è già di oltre quattro minuti, ma Pantani sa di dover far saltare il banco e attacca nuovamente andandosene da solo alla conquista della tappa. Sull’ultima salita Ullrich naufraga e chiuderà a quasi nove minuti da Pantani, che fa sua la maglia gialla portandola fino a Parigi. Marco riporta così il Tour de France in Italia a distanza di 33 anni da Felice Gimondi, all’epoca suo direttore sportivo.