
Mattias Skjelmose Jensen - FotoPOOL DARIO BELINGHERI/Belga / IPA
Mattias Skjelmose si aggiudica la 58esima edizione dell’Amstel Gold Race. Il danese della Lidl-Trek si è imposto in una volata a ranghi ristretti, bruciando al fotofinish i due fenomeni Tadej Pogacar e Remco Evenepoel. Il campione olimpico e il vincitore odierno si sono resi protagonisti di una grande rimonta nei confronti dello sloveno, dal solo al comando per oltre 30 km, per poi giocarsi tutto nella volata che ha premiato Skjelmose. Per la Danimarca è la terza vittoria all’Amstel, dopo Bjarne Riis (1997) e Michael Valgren (2018). Quarta posizione ancora una volta per Wout Van Aert, la terza in fila dopo Fiandre e Roubaix.

La cronaca dell’Amstel Gold Race
Corsa animata da una fuga di otto uomini (Cedric Beullens, Remi Cavagna, Hartthijs De Vries, Jarrad Drizners, Michel Hessmann, Jelle Johannink, Robert Stannard ed Emiel Verstrynge), il cui vantaggio massimo non riesce però mai ad essere troppo ampio a causa del ritmo controllato dal gruppo. I battistrada vengono riassorbiti a 60 km dal traguardo, e la gara esplode sul Gulperberg a poco più di 40 km dall’arrivo, quando il primo a muoversi è Julian Alaphilippe, con a ruota Pogacar. Lo sloveno se ne va poi da solo con un vantaggio che sale man mano fino a superare di poco i 30″; dietro però non stanno a guardare, con Evenepoel e Skjelmose che prendono l’iniziativa e riescono a fuoriuscire dal gruppo e lanciarsi all’inseguimento del campione del mondo.
La coppia si dà cambi regolari e rosicchia secondi su secondi, fino a riportarsi sullo sloveno quando mancano 8 km al traguardo. Saranno loro tre a giocarsi la vittoria sul Cauberg; dietro infatti il ritardo del gruppo con Van Aert è superiore ai 40″ e non ci sono possibilità per rientrare nonostante i tentativi di Powless e Ben Healy. Nella parte più dura dell’ascesa finale i tre battistrada rallentano il ritmo per studiarsi: nessuno prende l’iniziativa e si arriva in volata. Evenepoel parte davanti, Pogacar sulla sua ruota e Skjelmose dietro: il danese però riesce a recuperare e brucia gli altri due al fotofinish, e può festeggiare la vittoria più importante della sua carriera, nonché la prima nelle corse da un giorno.
Ordine di arrivo Amstel Gold Race
- Mattias Skjelmose (Lidl – Trek) 5:49:58
- Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) s.t.
- Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) s.t.
- Wout Van Aert (Team Visma Lease a Bike) +0:34
- Michael Matthews (Team Jayco Alula) +0:34
- Marc Hirschi (Tudor Pro Cycling Team) +0:34
- Romain Gregoire (Groupama FDJ) +0:34
- Tiesj Benoot (Team Visma Lease a Bike) +0:34
- Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) +0:34
- Ben Healy (EF Education EasyPost) +0:34

Le pagelle dell’Amstel Gold Race
Mattias Skjelmose, voto 9: tutti si aspettavano il duello tra Evenepoel e Pogacar, ma lui da terzo incomodo ha spiazzato entrambi con uno spunto potente e una grande tenuta sul Cauberg. Vittoria meritata che scompagina il dominio dei soliti noti, con la Lidl-Trek che si conferma sempre pronta a colpire.
Remco Evenepoel, voto 8: i dubbi sul suo rientro li aveva già fugati venerdì alla Freccia del Brabante. Oggi cercava conferme e il possibile bis, che gli è sfuggito solo in volata. Questo primo mese di classiche ha regalato grandissimo spettacolo, con il duello tra Pogacar e van der Poel che ha tenuto gli appassionati incollati al televisore: ora è tornato anche Remco e il ciclismo non potrebbe chiedere di meglio.
Tadej Pogacar, voto 7: è parso meno scintillante delle ultime settimane, ma tenere il ritmo infernale che ha avuto al Giro delle Fiandre e alla Parigi-Roubaix è praticamente impossibile. Rimane il fatto che quando è partito da solo tutti si aspettavano che da solo arrivasse anche al traguardo per l’ennesima vittoria. Invece stavolta viene ripreso da Skjelmose e Evenepoel e poi infilzato dal danese.
Wout Van Aert, voto 6,5: gli manca lo spunto, ma sulla lunga distanza riesce ad emergere come già fatto nelle scorse settimane. Purtroppo per lui anche questa volta non basta per il podio: altro quarto posto in bacheca, il terzo in fila dopo quelli al Fiandre e alla Roubaix. Ora per il belga della Visma non resta che rifarsi al Giro d’Italia.