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Michael Kwiatkowski è il vincitore della 56esima edizione dell’Amstel Gold Race 2022. Il polacco, dopo il 2015, conquista per la seconda volta nella storia del suo Paese la classica olandese beffando allo sprint finale il francese Cosnefroy. In un primo momento, infatti, i giudici decretano vincitore proprio il corridore transalpino, già in preda ai festeggiamenti. Successivamente la doccia gelata. Il fotofinish, infatti, decreta che è il ciclista polacco ad aver tagliato per primo il traguardo, precedendo per pochissimi centimetri il rivale. Corsa come al solito emozionante e densa di capovolgimenti di fronte. Decisivo l’attacco di Tiesj Benoot (terzo) sulla cote del Keutenberg, l’offensiva che ha creato la selezione decisiva all’interno del folto gruppo. Solamente quarto il grande favorito della gara, il padrone di casa Van der Poel. Quest’ultimo ha provato con orgoglio a rientrare negli ultimi chilometri ma ormai era davvero troppo tardi. Di seguito i risultati e la classifica con i primi dieci corridori.
I RISULTATI E LA CLASSIFICAÂ
1 | Michal Kwiatkowski | 5h 58′ 11” | |
2 | Benoît Cosnefroy | 5h 58′ 11” | |
3 | Tiesj Benoot | 5h 58′ 22” | |
4 | Mathieu van der Poel | 5h 58′ 31” | |
5 | Alexander Kamp | 5h 58′ 31” | |
6 | Kasper Asgreen | 5h 58′ 31” | |
7 | Michael Matthews | 5h 58′ 31” | |
8 | Stefan Küng | 5h 58′ 31” | |
9 | Marc Hirschi | 5h 58′ 31” | |
10 | Dylan Teuns | 5h 58′ 31” |
LA GARA – Si parte e dopo una manciata di chilometri va in scena la prima fuga della giornata. In testa vanno sette corridori: Ide Schelling, Owain Doull, Johan Jacobs, Emils Liepens, Aaron Van Poucke e gli azzurri Luca Rastelli e Davide Gabburo. Quest’ultimo si separa ben presto dal gruppo di testa, che per buona parte della gara riesce comodamente a tenere a distanza il resto dei corridori. Il distacco sfora anche i 5′ ad un certo punto della corsa. Il gruppo aumenta la propria intensità e si riporta addirittura sotto i 3′ dopo il superamento del Gulperberg. Ormai i sei di testa sono segnalati ed il distacco diminuisce progressivamente. I due belgi Campenaerts e Van Hooydonck e lo spagnolo Cortina strappano dal resto dei corridori e riescono a risucchiare Rastelli. L’iberico e l’azzurro non riescono a tenere l’intensità degli altri due, che si portano a 50″ dai battistrada.
Gli ormai cinque fuggitivi vengono raggiunti dai due belgi. Nel frattempo Alpecin-Fenix tenta di porsi alla testa del gruppo con i propri uomini. Iniziano anche tante cadute, una delle quali purtroppo coinvolge l’azzurro Bagioli. Progressivamente perdono terreno sia Campenaerts sia Schelling. Successivamente anche Liepens molla il gruppo di testa lungo un tratto in salita e dunque i battistrada rimangono in quattro. Tutti i grandi nomi cercano di farsi largo nel gruppo, da Van der Poel a Laporte, da Wellens a Matteo Trentin. Il gruppo sviluppa una grandissima azione e riduce praticamente tutto il vantaggio dopo l’impegnativo Kruisberg. Van Hooydonck prova a staccarsi ma viene presto riassorbito. Il gruppo vola compatto quando mancano 40 km all’arrivo e nessun attacco significativo viene portato dopo il superamento del Fromberg.
Il momento decisivo arriva sulla cote del Keutenberg. Qui Benoot sferra l’attacco decisivo che frantuma il resto del gruppo e crea una selezione. Van der Poel sembra tremare ma riesce a rimanere nel gruppo di testa. Staccati invece gli azzurri Bagioli e Trentin. In testa adesso ci sono undici corridori. Sul Cauberg prima Hirschi e poi Pidcock provano ad allungare ma senza successo. Ci prova anche Kwiatkowski. Quest’ultimo mette in atto l’allungo decisivo insieme al francese Cosnefroy. I due riescono progressivamente a mettere insieme importanti secondi di vantaggio su tutti gli altri superando indenni gli ultimi due tratti in salita. Van der Poel prova un ultimo disperato tentativo ma ormai è testa a testa serrato tra il polacco ed il francese. I due arrivano praticamente insieme allo sprint finale. In un primo momento i giudici decretano vincitore Cosnefroy ma successivamente stabiliscono che è il polacco ad aver tagliato per primo il traguardo per la disperazione del francese. Vittoria per Kwiatkowski!
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