
Dusan Vlahovic e la Juventus, una storia che sembrava promettere scintille e trofei, rischia invece di concludersi in modo freddo e silenzioso.
L’attaccante serbo, arrivato a Torino nel gennaio 2022 per oltre 80 milioni di euro dalla Fiorentina, non ha mai realmente trovato continuità né quella centralità assoluta che ci si aspettava. E ora, tra gol che latitano e un feeling mai sbocciato con Thiago Motta, il futuro sembra già scritto: addio a giugno.La stagione in corso è lo specchio di un’insofferenza crescente. Vlahovic alterna fiammate a lunghi periodi di anonimato, spesso ingabbiato in un sistema che non valorizza le sue caratteristiche. Con Motta il rapporto è teso, fatto di scelte discutibili, panchine pesanti e una comunicazione tutt’altro che fluida.
Non è un mistero che il serbo si senta lontano dal progetto tecnico, e che la società, alla luce di un ingaggio ormai insostenibile, stia valutando la cessione. Arsenal e Manchester United si sono già mosse con qualche sondaggio, ma il serbo potrebbe anche rimanere in Serie A. Entrambe le inglesi cercano una prima punta fisica, con esperienza e margini di crescita, e Vlahovic rappresenta il profilo perfetto. La Juve non si opporrà, neanche nel caso sia costretta a rinforzare una diretta concorrente come il Milan. Dopo due anni e mezzo di alti e bassi, l’addio sembra inevitabile e l’unico timore alla Cortinassa è quello che Vlahovic possa tirarla per le lunghe e arrivare a scadenza, fissata per giugno 2026.
Nodo ingaggio per Vlahovic, il Milan ci prova
Il club rossonero, che in estate cambierà volto a partire dalla panchina – con Massimiliano Allegri in lizza per prendere il posto di Sergio Conceiçao e Fabio Paratici pronto a occupare la casella di direttore sportivo – starebbe valutando il colpo a sorpresa, ma a una condizione molto chiara: il taglio netto dell’ingaggio. Attualmente Vlahovic percepisce quasi 12 milioni di euro netti a stagione, cifra che il Milan non può e non vuole permettersi, soprattutto in un contesto dove la sostenibilità economica è priorità assoluta.

La proposta rossonera, sempre che si arrivi a un tavolo di trattative, non supererebbe i 7-8 milioni netti annui. Da capire se il serbo, pronto a lasciare la Juve in cerca di rilancio, sarebbe disposto a scendere a compromessi. Ad oggi Arsenal e Manchester United restano in vantaggio, ma se il Milan si muovesse concretamente, con l’ok di Allegri e Paratici, la pista potrebbe scaldarsi. Servono condizioni favorevoli, certo, ma l’idea c’è a Milanello non voglino farsi trovare impreparati.