
Da quando Igor Tudor si è seduto sulla panchina della Juventus, la squadra ha mostrato segnali di risveglio ma nonostante questo la rivoluzione in casa Juve non si fermerà.
La vittoria contro il Lecce e quella precedente con il Genoa, unite al pareggio in trasferta con la Roma, hanno permesso ai bianconeri di risalire la classifica e riconquistare, seppur momentaneamente, un posto tra le prime quattro. Una posizione cruciale in vista della qualificazione alla prossima Champions League, vero e proprio spartiacque della stagione juventina. Tudor ha portato nuove idee, un gioco più verticale e incisivo, e soprattutto un atteggiamento differente, che si percepisce nella grinta e nella voglia dei titolari. Tuttavia, come ha ammesso anche lo stesso tecnico, la Juventus non può permettersi di abbassare la guardia: ogni punto conta, ogni partita pesa, e il calendario non fa sconti.
Nonostante i miglioramenti, la sua posizione resta tutt’altro che blindata. Il contratto, legato anche al Mondiale per Club, ha una scadenza chiara e, sebbene sia prevista una clausola per il rinnovo automatico in caso di qualificazione alla Champions, la dirigenza bianconera si riserva la possibilità di scegliere un profilo diverso a fine stagione. Secondo il giornalista Marcello Chirico, intervenuto a Ti Amo Calciomercato, le possibilità di una conferma di Tudor sarebbero limitate: “Voglio essere buono, do un 15% per la conferma”, spiegando che Elkann si starebbe convincendo della necessità di virare su Antonio Conte.
Rivoluzione Juventus, Kolo Muani e Conceicao ai saluti
Il primo segnale di discontinuità rispetto al recente passato arriva dal mercato, e più precisamente da due giocatori che con ogni probabilità non faranno parte della Juventus del futuro: Randal Kolo Muani e Francisco Conceicao. Entrambi arrivati in prestito secco – rispettivamente da Paris Saint-Germain e Porto – non hanno lasciato il segno e, come riportato ancora da Marcello Chirico, il club non sembra intenzionato a confermarli.

Kolo Muani no di sicuro – ha dichiarato Chirico, per poi proseguire – dopo un buon avvio si è perso, costa tantissimo e non ne vale la pena. Se Luis Enrique lo teneva fuori al PSG, un motivo c’era. L’attaccante francese ha mostrato lampi iniziali ma è finito rapidamente ai margini del progetto tecnico di Tudor. Le difficoltà di ambientamento e un rendimento altalenante hanno fatto il resto.Simile, se non peggiore, la situazione di Conceicao: “Molto probabile che non venga riscattato, non ha convinto pienamente”. Il giovane esterno portoghese ha deluso sul piano tecnico e tattico, non riuscendo mai a incidere realmente nelle rotazioni offensive bianconere. Entrambi sembrano già mentalmente fuori dal progetto, e le prestazioni contro il Lecce – dove sono stati tra i peggiori in campo – non fanno che confermare questa sensazione. Due partenze praticamente scritte, che rientrano in una strategia chiara: azzerare gli esperimenti e ripartire con basi più solide.