
In casa Juventus, l’estate 2025 si preannuncia come il crocevia di una rivoluzione tecnica e strategica, orchestrata da Cristiano Giuntoli, chiamato a sciogliere diversi nodi che condizioneranno il futuro della squadra.
In primis, quello legato a Dusan Vlahovic, autore di una stagione a fasi alterne e con un contratto in scadenza nel 2026. Il serbo resta un patrimonio tecnico ed economico importante, ma la trattativa per il rinnovo – inevitabilmente condizionata dai 12 milioni attualmente percepiti – non sarà semplice. Una cessione in estate è tutt’altro che da escludere, soprattutto se la Juve dovesse ricevere offerte importanti da club di Premier League o Bundesliga. Altro fronte aperto è quello che riguarda Randal Kolo Muani, arrivato in prestito dal Paris Saint-Germain.
Il francese ha vissuto una stagione schizofrenica: partito fortissimo sotto la guida di Thiago Motta, è poi finito ai margini con l’arrivo di Igor Tudor. La dirigenza valuterà insieme al club parigino se ci sono margini per un nuovo prestito o se servirà un investimento corposo per riscattarlo definitivamente. Nel frattempo, si aprirà anche un’altra partita in uscita, che riguarda una delle principali sorprese di inizio campionato, attesa come rivelazione, che però non resterà a Torino.
Rivoluzione Juve: è addio con Conceicao
La parabola di Francisco Conceicao alla Juventus sembra già essere arrivata al capolinea. Il talento portoghese, esploso a inizio stagione come una delle rivelazioni del nuovo corso bianconero, si prepara a salutare Torino al termine di un’annata che ha visto la sua stella affievolirsi settimana dopo settimana. Lo conferma Fabiana Della Valle, giornalista de La Gazzetta dello Sport, che sul proprio canale YouTube ha rivelato i retroscena di un addio ormai segnato: “Adesso tutto viene rimesso in discussione, un po’ per la volontà del giocatore stesso, un po’ per la volontà della Juve”. Secondo Della Valle, il malcontento di Conceicao avrebbe radici profonde, già nella parte finale della gestione Motta, quando il portoghese ha iniziato a sentirsi ai margini del progetto.

A pesare sulla sua involuzione ci sono anche gli infortuni che ne hanno limitato il rendimento e la prevedibilità del suo stile di gioco, ormai studiato e arginato con successo dagli avversari. All’inizio era stato uno dei giocatori rivelazione della stagione, ma a lungo andare gli avversari hanno capito il suo modo di giocare – ha aggiunto Della Valle. Il riscatto dal Porto appare quindi improbabile, anche perché la clausola da 30 milioni di euro fissata dal club lusitano non trova giustificazione né nei numeri né nell’impatto offerto dal calciatore nella seconda parte di stagione. Pure la Juventus ha iniziato a nutrire più di un dubbio e le strade sembrano destinate a separarsi. Un epilogo brusco per un’avventura iniziata sotto ben altri auspici.