
Thiago Motta e la Juventus, un matrimonio mai realmente sbocciato e destinato a concludersi prima del previsto.
Il tecnico italo-brasiliano, arrivato con grandi aspettative, si trova oggi con le spalle al muro dopo una stagione disastrosa, segnata da risultati al di sotto delle attese e da una gestione dello spogliatoio che ha lasciato più di un malumore. La permanenza sulla panchina bianconera appare ormai un’ipotesi remota: troppe le crepe, troppo ingombranti i fallimenti. La Juventus non è una società che perdona facilmente, anche se di pazienza in realtà alla Continassa ne hanno parecchia. Qui vincere è l’unico verbo concesso e Motta, tra scelte tattiche discutibili e una leadership mai realmente imposta, sembra aver perso il controllo di un ambiente che richiede polso fermo e una mentalità vincente.
Fiorentina-Juventus, se si giocherà, sarà decisiva, ma la sensazione è che la dirigenza si sia già mossa per il dopo-Motta, con un casting che vede in prima fila Roberto Mancini. L’ex ct della Nazionale, reduce dall’esperienza araba, è il nome più caldo, mentre le ipotesi Gasperini e Conte restano sullo sfondo: più suggestioni che reali possibilità. Difficile immaginare una Juventus ancora targata Motta nella prossima stagione. Il tempo delle riflessioni è quasi terminato e il club non dovrà prendere una decisione facile: serve una svolta netta, rimane da capire quando.
Juventus, Mondiale affidato a Mancini
Il maltempo che si è abbattuto su Firenze potrebbe comportare il rinvio della gara di oggi, tra due squadre che stanno ancora cercando un’identità chiara e una continuità che ormai latita da un po’. La partita contro la Juventus potrebbe essere decisiva anche per Palladino che però, al contrario di Motta, è riuscito a rimanere in Europa per giocarsi un’annata che qualche obiettivo ancora ce l’ha. Non è così per la Juventus, o meglio, c’è l’obiettivo Champions in ballo ma anche nel caso in cui i bianconeri si qualificassero non c’è certezza sul futuro del tecnico ex Bologna. Difficile un addio prima di giugno – in quel caso sarebbe pronto Manganelli – molto più probabile invece una separazione a fine giugno, con l’ex ct della Nazionale alla finestra.

In molti sono certi dell’arrivo di Roberto Mancini, allenatore effettivamente adatto per la situazione in cui la Juve versa al momento. Stefano Salandin, giornalista di Tuttosport, è intervenuto alla trasmissione Juve Zone per parlare proprio di questo: “I contatti con Roberto Mancini ci sono stati e lo vedrei molto bene perché ha la capacità di gestire un gruppo pieno di giovani e di farsi seguire. Peraltro è passato da molte variabili societarie e tecniche, ha anche una competenza, un aplomb e un carisma che gli potrebbero garantire risultati nell’immediato. Lui è molto bravo nell’immediato, quindi se serve già per il Mondiale per club è la persona giusta”.